Secondo le stime la ricostruzione dell’intera città potrebbe concludersi entro 4-5 anni, fermo restando che tutta la fase istruttoria si concluda, come ci si attende, a cavallo tra il 2020 e il 2021. Numeri positivi quelli della ricostruzione privata illustrati questa mattina in conferenza stampa.
Consegnato un numero maggiore di schede parametriche 2, quelle istruttorie, cioè, anticamera dei cantieri: erano 120 nel 2018, sono 152 nel 2019.
La fase istruttoria della ricostruzione dell’Aquila e delle sue frazioni potrebbe concludersi a cavallo tra il 2020 e il 2021. Se tutti – ingegneri, presidenti di consorzio, committenti – rispettassero i tempi, la ricostruzione della città potrebbe concretamente chiudersi nel giro di 4-5 anni. Queste le stime del Comune dell’Aquila e dell’Ufficio speciale per la ricostruzione. A fare il punto della ricostruzione privata nell’anno che si sta concludendo sono stati questa mattina il responsabile dell’Ufficio speciale Salvo Provenzano, il sindaco Pierluigi Biondi, l’assessore alla Ricostruzione Vittorio Fabrizi.
Tutti gli obiettivi rispettati, spiega Provenzano.
L’assessore alla Ricostruzione Fabrizi ha ricordato i provvedimenti messi in campo in questo ultimo anno: dal nuovo cronoprogramma (scollamento del cronoprogramma deliberato nel 2014 e l’effettivo numero delle pratiche progettuali) al commissariamento dei consorzi non costituiti (il primo incarico è stato affidato alcune settimane fa e riguarda un immobile della frazione di Paganica), i progetti unitari nelle frazioni (già quello di Coppito all’esame degli uffici (“Poppletum”), la standardizzazone dei contratti edili e delle procedure di controllo, la velocizzazione dei Sal (gli stati di avanzamento dei lavori). Servono ancora 4 miliardi circa per concludere la ricostruzione dell’Aquila e del cratere sismico 2009 per un totale di oltre 5 miliardi (in quanto 1 miliardo e 300 milioni di euro sono disponibili già e provengono dai residui degli anni passati). Il sindaco Biondi – che nei giorni scorsi ha scritto una lettera aperta al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte – spiega di aver avviato le trattative con il governo per lo stanziamento nelle future leggi di Stabilità dei fondi necessari per il prosieguo della ricostruzione. Un lavoro che dev’essere di squadra, spiega Biondi, pronto a scrivere anche a tutti gli enti e i soggetti coinvolti nella ricostruzione.
Il Comune dell’Aquila e l’Ufficio speciale per la ricostruzione sono stati contattati anche da Tirana, che ha chiesto aiuto per ricostruire dopo il sisma che ha messo in ginocchio tante aree dell’Albania il 26 novembre 2019.
Il servizio del Tg8