Maltempo L’Aquila: fiumi e torrenti sotto stretto monitoraggio. A Monticchio esonda l’Aterno

Il maltempo ha creato problemi anche all’Aquila dove da ieri mattina cade una pioggia battente. Il livello dei fiumi si è alzato creando problemi in diverse zone: a Sassa, Monticchio e nella zona di Pile sempre soggetta a problemi di questo tipo. Anche a Tornimparte diversi garage sono stati sommersi dall’acqua / FOTO NOTTE SCORSA

Allagamenti e disagi dovuti al maltempo nell’Aquilano sin dalla serata di ieri: nella frazione di Monticchio, il fiume Aterno è uscito dagli argini e ha raggiunto alcune abitazioni a ridosso e alcuni campi coltivati.
Sin da ieri, si è attivato il servizio di protezione civile, in sinergia con la polizia municipale e gli addetti delle opere pubbliche dell’amministrazione comunale, unitamente alle squadre dell’Anas e di altri enti.
La Protezione civile in azione ieri sera anche nella zona di Pile dove si sono verificati allagamenti nei pressi della stazione ferroviaria del capoluogo. Altri disagi dovuti ad allagamenti si registrano nelle frazioni ovest, come Sassa, e nel vicino Comune di Scoppito. L’allerta permane anche per le prossime ore ed è estesa anche alla giornata di domani.

I volontari hanno presidiato le zone per evitare situazioni di pericolo e anche il sindaco Pierluigi Biondi e l’assessore Fabrizio Taranta hanno invitato le persone alla prudenza e ad evitare di uscire se non necessario. La sala operativa della protezione civile regionale è stata costantemente a lavoro. Intanto ieri c’è stata una riunione a Pescara sulle problematiche di manutenzione dei fiumi e delle competenze denunciate più volte dal presidente della provincia dell’Aquila Angelo Caruso invitato come presidente Upi.

“Sebbene apprezzo l’interessamento dell’assessore Quaresimale – spiega a Rete 8 Caruso – tuttavia sottolineo come l’incontro abbia avuto ancora un esito interlocutorio. Credo che sia stato l’intervento sostitutivo del governo che abbiamo chiesto con i colleghi delle altre province a scuotere  l’ambiente regionale, per sbloccare una situazione che vede il mancato trasferimento delle aste fluviali di secondo livello dalle province ai comuni dal lontano 2015. Il tema è sin troppo delicato alla luce elle tante tragedie legate ai dissesti idrogeologici  che accadono spesso in Italia. Mi auguro davvero che la Regione assuma la decisione stabilendo una volta per tutte chi dovrà vigilare e compiere attività manutentive sui fiumi, evitando che sia il commissario governativo a farlo”.

 

Barbara Orsini: