Rafforzare il sistema delle procure antimafia, rafforzare il sistema di sicurezza del carcere e adottare tutte le iniziative necessarie per rendere la città libera da mafia e infiltrazioni criminali
“Chiediamo un dibattito in consiglio comunale, chiediamo alla città di schierarsi contro la mafia e le infiltrazioni mafiose. – Così la prima firmataria dell’ordine del giorno on Stefania Pezzopane insieme all’avv Simona Giannangeli a nome di tutti i firmatari dell’ordine del giorno, hanno presentato il “Manifesto per L’Aquila libera da mafia e infiltrazioni criminali”. – Le ultime vicende e fatti di cronaca sono allarmanti: non solo la detenzione di un capo mafia come Messina Denaro nel carcere aquilano, per la quale struttura chiediamo un immediato potenziamento dell’organico, ma anche il provvedimento cautelare giunto in questi giorni ad un detenuto del carcere aquilano per fatti di ‘Ndrangheta nella nuova inchiesta di Gratteri. Ma anche altre vicende apparentemente minori che non vanno assolutamente sottovalutate: continue risse nella movida, la rapina in pieno centro desertificato e ridotto a consumificio, rapina fatta sicuramente da criminali esperti. Per noi e’ compito primario del Comune dell’Aquila prevenire la diffusione nel proprio territorio di fenomeni di criminalità organizzata. Infatti dal contenuto delle ultime relazioni della DNA emerge chiaramente che l’Abruzzo è Regione permeabile agli interessi della criminalità organizzata e quindi non immune da rischi, gravissime sono le operazioni che hanno coinvolto esponenti di spicco della criminalità organizzata in ogni Provincia (arresti, sequestri, ecc), inoltre fatti di cronaca hanno spesso visto la confisca di ingenti quantitativi di droga presumibilmente provenienti da fuori Regione.
Siamo la prima Provincia in Italia sulle dipendenze da giochi d’azzardo.
Il numero delle interdittive antimafia emesse dalle prefetture abruzzesi nei confronti di aziende controllate o condizionate dalle organizzazioni criminali è aumentato del 71% (14 interdittive nel 2018/2019, 24 nel 2020/2021) collocando la nostra regione al nono posto tra le regioni italiane e mercoledì 25 Maggio us la Gdf di Napoli sequestrava tra Campania e Abruzzo beni per 6.5 milioni di euro ad un imprenditore legato a Casalesi, tra cui una casa a Pescocostanzo, (bene che va ad aggiungersi ad immobili già sequestrati in comuni limitrofi, nella città dell’Aquila, a Castel di Sangro, ed altre).
Anche sulle problematiche legate ai rifiuti in Abruzzo ci sono fatti riconducibili ad attività di interesse di mafia, camorra e ‘ndrangheta in particolare.
Siamo il più grande cantiere d’Europa e la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma e la gestione del Pnrr, con l’enorme quantità di somme di denaro da utilizzare, costituiscono un naturale interesse dei gruppi criminali, come segnalato più volte dalla Commissione Antimafia anche negli incontri svoltisi a L’Aquila dal 2009 in poi; episodi di infiltrazioni della criminalità organizzata nei processi di ricostruzione sono già emersi grazie all’attenta vigilanza di forze dell’ordine, Prefettura, Procura antimafia e Magistratura e ad una sano sistema di imprese;
C’è inoltre un allarme Casa di Reclusione di L’Aquila, carcere regime 41 BIS, unico con presenza di donne, che i detenuti 41 bis presenti sono 145 di cui 12 donne ( da sottolineare l’avvenuta chiusura per ristrutturazione, seppur temporanea di una sezione capace di ospitare ulteriori 25 detenuti ex 41bis e che porterebbe il numero di tali reclusi, come accaduto fino a poco tempo fa, a 170) consta di 100 poliziotti penitenziari (Gruppo Operativo Mobile, specializzato solo per la gestione dei detenuti 51 bis), mentre ne sono previsti molti di più alla luce del fatto che dovrebbero assicurare tutti i servizi connessi alla gestione (vigilanza, censura, colloqui, sopravvitto, matricola, ecc.); i detenuti comuni sono 15 maschi, i Poliziotti penitenziari (quadro permanente, cioè che svolgono attività di vigilanza ed osservazione a tutti i servizi non connessi al 41 bis ) sono 160, in aderenza alla previsione organica.
Chiediamo che il consiglio comunale sia attivo sul versante culturale in un progetto 365 giorni l’anno, finalizzato alla diffusione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, questo è di importanza fondamentale nel contrasto alle attività criminali. Scendiamo in campo, la presente iniziativa vuole essere l’inizio di un percorso di consapevolezza nelle more dell’adozione di ulteriori, vere e proprie azioni di contrasto da parte delle Istituzioni tutte, Regione in primis e che pertanto le azioni che indichiamo non sono esaustive ma esemplificative e possono sempre essere migliorate ed integrate.