Il consiglio di stato dà ragione un’altra volta ai cittadini di Onna. Il Comune aveva chiesto loro il canone per la manutenzione equiparando i Map al complesso dei progetti case, molto diverso. Una storia che era iniziata con l’allora sindaco Massimo Cialente
A Onna le persone che hanno perso casa a seguito del terremoto e che ancora vivono nei Map almeno sino a fine 2024 non dovranno pagare i cosiddetti oneri condominiali. Il consiglio di stato ha respinto il ricorso del Comune dell’Aquila contro la sentenza che aveva già dato ragione in prima battuta ai cittadini che sono stati rappresentati dall’avvocato Fausto Corti.
I cittadini hanno impugnato sostanzialmente una delibera del consiglio comunale che imponeva ai residenti nei Map di pagare oltre al canone di locazione anche un altro canone di compartecipazione per le spese di gestione e manutenzione delle parti comuni e di gestione amministrativa e contabile degli immobili. I ricorrenti hanno sostenuto di non essere tenuti a pagare la manutenzione come per gli alloggi del piano case anche perché loro ribadiscono che sono spese di cui si sono sempre fatti carico.
Per il Tar inoltre non si può porre a carico dei cittadini un importo astratto. La sostanza è che la manutenzione straordinaria non può essere a carico dei condomini mentre le spese di manutenzione ordinaria, vedi ad esempio una possibile infiltrazione d’acqua, possono essere ripetute nei loro confronti se comprovate e sé relative alle parti esclusive e comuni degli alloggi occupati.
Il consiglio di stato, confermando la sentenza del tar, ha compensato le spese di lite. Quindi i cittadini dovranno pagare le loro spese. Dal gennaio 2025 inoltre chi abita ancora nei Map di Onna dovrà tornare a pagare gli oneri condominiali perché nel frattempo il comune ha approvato un nuovo regolamento che per ora non risulta essere stato impugnato. Una storia che era iniziata con l’allora sindaco Massimo Cialente.