14 arresti, componenti di un’organizzazione internazionale dedita alla produzione e al traffico di stupefacenti ramificata in Italia, Spagna, Belgio e Ucraina. Diversi gli abruzzesi attestati, delle province di Teramo e Pescara. Fondamentale la collaborazione con le forze di polizia estere. L’operazione si chiama ‘Contras’ e ha messo in luce ancora una volta la grande capacità dei militari del Ros dell’Aquila
I carabinieri del Ros, coadiuvati dai comandi provinciali di Teramo, Pescara, Fermo, Ascoli Piceno, Brescia e Perugia e in coordinamento con il Landeskriminalamt del Nord Reno – Westfalia (Germania), l’Udyco Central della Policia Nacional (Spagna), la Police Judiciaire Fédérale di Mons (Belgio) e il dipartimento anti-narcotici della polizia nazionale dell’Ucraina, stanno eseguendo 14 misure cautelari nei confronti di altrettanti individui. L’operazione, che si chiama ‘Contras’, è in atto sia nelle province italiane sia all’estero.
A emettere le ordinanze, i gip dei tribunali dell’Aquila e Teramo su richiesta rispettivamente della Dda dell’Aquila e della Procura ordinaria di Teramo. Le accuse sono, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope e produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope. Gli indagati sarebbero appartenenti e contigui a un’organizzazione operante nel territorio nazionale, in Germania e in Spagna, con ulteriori contatti in Belgio e in Ucraina.
L’attività in corso, come si legge in una nota, “è il risultato di complesse e prolungate investigazioni del Ros, coordinate dalla Dda dell’Aquila, a seguito delle quali è stata documentata l’esistenza di una struttura organizzata dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, disvelando, altresì, le modalità di approvvigionamento del narcotico che giungeva in Italia, dalla Spagna”. I particolari dell’operazione sono stati resi noti in una conferenza stampa nel comando provinciale dei carabinieri dell’Aquila.
L’indagine ha consentito di documentare l’operatività in Abruzzo di un’organizzazione criminale – svincolata da contesti di criminalità organizzata di tipo mafioso – formata da cittadini italiani, spagnoli, argentini e colombiani, dedita al traffico, anche internazionale, di hashish e cocaina. Le sostanze stupefacenti, approvvigionate in Spagna da alcuni indagati residenti nel paese iberico, venivano trasportate via gomma in Italia da corrieri che le nascondevano in autotreni nella disponibilità dell’organizzazione, per poi essere stoccati nella nostra regione a favore delle piazze di spaccio abruzzesi e marchigiane.
Il sodalizio criminale con vertice, uomini di fiducia e sodali sul territorio nazionale ed estero, poteva contare su punti di riferimento in Spagna e Germania. Gli inquirenti, durante il lungo periodo d’indagine, hanno posto in essere diversi sequestri, per un totale di circa 100 kg di hashish e 1 kg di cocaina, riuscendo a ricostruire i vari ruoli degli associati. Oltre agli arresti, sono state eseguite diverse perquisizioni nei confronti di altri indagati residenti in Spagna.