“La sponde del fiume Giovenco, a valle dell’abitato di Pescina, devastate da pesanti lavori in pieno periodo riproduttivo della fauna”: la denuncia della Stazione ornitologica abruzzese
L’associazione parla di “ennesima prova della distanza siderale che esiste tra quanto richiedono gli scienziati e le normative che si occupano di corsi d’acqua e la realtà degli interventi che sconvolgono questi delicati ambienti”.
E, ancora: “Gli attivisti che ci hanno segnalato i lavori in corso in questi giorni non sono riusciti a risalire alle motivazioni degli stessi ma qualsiasi esse siano non giustificano un intervento quando le sponde sono piene di nidi di uccelli e quando il sole a picco se non schermato dall’ombra delle piante ripariali determina gravi effetti anche agli organismi acquatici per via dell’aumento della temperatura dell’acqua. Ci si lamenta delle condizioni dei fiumi abruzzesi che non rispettano gli standard di qualità comunitari. Il fiume Giovenco è tra i corsi d’acqua che mostrano da tempo forti criticità che vengono aggravate da interventi di questo genere. Le sponde sono fondamentali anche come fasce tampone rispetto alle sostanze che vengono usate nei campi circostanti”.
“E’ veramente sconfortante che dopo tanti anni principi entrati anche nella legislazione non siano tenuti in considerazione riducendo in queste condizioni fiumi già in forte sofferenza per i cambiamenti climatici”.