Ponte Belvedere L’Aquila: costi raddoppiati, l’opposizione tuona e svela le carte

Il Ponte Belvedere a L’Aquila ancora non c’è e di fatto costerà molto di più, ovvero il doppio della spesa prevista inizialmente

L’opposizione tuona e svela le carte dopo un accesso agli atti. Si passa da un importo di quasi 4 milioni di euro a circa 8 milioni. Dunque o era sbagliato il progetto definitivo oppure sono incomprensibili gli aumenti. Si scopre pure che le dimensioni del ponte saranno diverse diventando più largo e più impattante sul famoso civico 29, ma ci sono problemi anche per la progettazione esecutiva. Non si comprende come al lievitare dei costi dei materiali debba corrispondere anche un aumento della progettazione esecutiva che non risente della guerra. La gara era nata come unico intervento di demolizione e ricostruzione del ponte. Alla fine i progetti sono due.

Ma ci sono anche altre ombre non chiarite come quella del Rup dimissionario. L’ingegner Di Gregorio è ancora Rup visto che non c’è stata nessuna nomina e visto che Di Gregorio oggi è dipendente della Gran Sasso Acqua e non del Comune? Molto critica anche Stefania Pezzopane. Visto l’aumento dei costi si doveva procedere con una gara aperta e non con una procedura negoziata.