Progetto Case, al via le verifiche dopo l’incidente a un bambino

Progetto Case: dopo l’incidente a un bambino il Comune ha avviato delle verifiche dalle quali non emergerebbero criticità, ma comunque si pensa a un abbattimento selettivo delle situazioni peggiori. Inoltre continua il recupero sui morosi nel piano case. Ci sarà personale in più e verrà fatto anche un censimento

Sono in corso le ispezioni su alcune piastre dei progetti Case di Sant’Antonio, Cese di Preturo e Coppito dopo l’incidente al piano Case di Sant’Antonio, dove una tavola caduta da un balcone ha rischiato di travolgere un bambino di origine indiana. La denuncia della famiglia ha spinto il Comune ad effettuare controlli approfonditi per capire se si tratti di un caso isolato o se la problematica sia più complessa. Di certo negli anni gli appartamenti del progetto Case hanno dato più di un problema in questo senso. Il Comune sta cercando anche delle risorse per un abbattimento selettivo.

Sempre sul fronte del progetto Case il Comune continua la caccia ai morosi che non hanno pagato il canone di compartecipazione. Ci sono più di 2000 posizioni debitorie riferibili agli anni 2015 e 2016. Totale circa 300mila euro. Per chi non paga si avrà il pugno duro, cioè la notifica degli avvisi di pagamento, l’iscrizione a ruolo di cartelle esattoriali, ipoteche sulle proprietà del debitore fino ad arrivare ad un possibile esproprio dei beni di chi è in debito.

Questi sono insomma i passaggi. Il Comune non vuole fare “atti di forza”, lo ha sempre detto l’assessore al patrimonio Vito Colonna. Chi non può pagare è già in carico ai servizi sociali, ma gli altri devono pagare: il Comune deve recuperare le somme per non incappare in un danno erariale.

 

Massimo Giuliano: