La ricostruzione potrà tornare ad essere appetibile per le imprese e non subire più stop. Il commissario straordinario per il sisma 2016 – 2017, Giovanni Legnini, in videoconferenza, ha illustrato l’ordinanza che approva il nuovo prezziario e aumenta il contributo sisma 2016 del più 20% anche sui lavori in corso, in questo senso ci sono circa 6 mila cantieri
Si tratta di una serie di misure straordinarie che rispondono alla sofferenza delle imprese, causata dall’aumento dei prezzi dei materiali edili, e che nei mesi scorsi ha portato tante difficoltà. L’ordinanza è stata varata d’intesa con la cabina di regia ed entrerà in vigore dopo il visto di legittimità. Questa va ad approvare in sostanza il nuovo prezziario unico del cratere 2022 e stabilisce un aumento del costo parametrico del 25% per gli immobili produttivi e del 20% per quelli residenziali.
Vengono previste però delle maggiorazioni che fanno lievitare il contributo concedibile per gli edifici uni e bifamiliari isolati di un ulteriore 25%, per quelli con danni gravissimi, e del 20% per gli altri e vengono introdotti dei meccanismi che portano il contributo ad aumentare, in alcuni casi, di quasi al 50%. Per gli immobili produttivi il nuovo costo parametrico viene maggiorato di un ulteriore 30% per gli edifici in cemento armato e del 40% se realizzati in acciaio.
Il Prezzario Unico 2022 ed il nuovo costo parametrico potranno essere applicati, oltre che alle nuove richieste di contributo, a quelle già presentate e non ancora approvate, ma anche a quelle precedentemente decretate, con trattamenti differenziati tra i decreti emanati prima del 31 dicembre 2020 e quelli dal primo gennaio 2021, relativamente alle lavorazioni effettuate a partire da luglio 2021.
Il costo parametrico, che di fatto rappresenta il tetto massimo al contributo concedibile, verrà d’ora in avanti aggiornato ogni sei mesi, “garantendo così – ha spiegato Legnini – che le somme messe a disposizione dallo Stato per la ricostruzione post sisma 2016 restino in linea con l’andamento reale dei costi, anche in una fase di grande volatilità come quella attuale”.
Legnini ha fatto presente in conferenza che la ricostruzione post sisma 2016 aveva avuto nel corso del 2021 una grande accelerazione nonostante le difficoltà della pandemia. Negli ultimi due mesi invece, a causa dell’esplosione dei prezzi dovuta al 110% e ora alla guerra in corso, c’è stato un rallentamento e anche un blocco, in molti casi, dei cantieri.
“Con la nuova ordinanza sui prezzi – ha spiegato il commissario – intendiamo mettere in sicurezza la ricostruzione che, sotto il profilo finanziario, è tornata ad essere una ricostruzione molto generosa, anche grazie alla stabilizzazione fino al 2025 del superbonus 110% per tutte le categorie di edifici residenziali. È generosa e liquida, come dimostrano i 315 milioni di euro pagati alle imprese in questi primi quattro mesi dell’anno”.
Per il commissario insomma ora ci sono tutte le condizioni per guardare con fiducia al futuro e ha richiamato al massimo impegno tutti gli attori impegnati nella ricostruzione.