Roccaraso: dopo il video di mamma orsa inseguita, l’appello del WWF a sapersi comportare

Duro attacco del WWF Abruzzo dopo il video diffuso in rete di un’orsa con il proprio cucciolo inseguita da un’auto a Roccaraso. Un video che ha provocato sconcerto perché l’animale appare stressato e impaurito alla ricerca disperata di una via d’uscita per se e il cucciolo. Il sindaco di Roccaraso ricorda inoltre che c’è un’ordinanza comunale che vieta comportamenti scorretti

Un comportamento sbagliato e pericoloso perché può mettere a repentaglio sia l’incolumità degli animali che delle persone. Il WWF rilancia così il suo appello ricordando cosa fare ma soprattutto cosa non fare in caso di avvistamenti. Ancora oggi, infatti, si assiste ad azioni errate e prive di tutela degli orsi. Sul territorio evidentemente manca una coscienza davvero accogliente nei confronti di questa specie. Un caso analogo si registrò a Pescasseroli qualche anno fa quando un’altra orsa con cuccioli al seguito fu inseguita da una vettura, con il risultato dell’allontanamento di un cucciolo dalla mamma.

Il WWF ha inteso così riproporre uno spot che aveva lanciato da tempo con un testimonial d’eccezione, Germano D’Aurelio, in arte ‘Nduccio. L’attore e cabarettista abruzzese ha prestato il suo volto all’associazione del panda per diffondere ad un pubblico sempre più ampio un messaggio di tutela e rispetto. Incontrare un orso, si sa, è un’emozione unica ma bisogna godere di quella meraviglia stando lontani, senza inseguire l’animale e senza dare cibo, senza volere insomma scattare a tutti i costi foto e video. Ma nell’era dei telefonini sempre più spesso si assiste ad un imbarbarimento in questo senso.

L’associazione sta investendo risorse raccolte con la campagna Orso 2×50 proprio per la salvaguardia di questa specie al fine di creare una convivenza possibile tra uomo e orso. Nell’ambito della campagna vengono forniti recinti elettrificati ad agricoltori e allevatori che possono subire danni, si interviene per mettere in sicurezza infrastrutture pericolose come le vasche in montagna o le strade, si organizzano campi di volontariato e giornate di sensibilizzazione.

Intanto il Comune di Roccaraso (L’Aquila), dove orsi sono stati avvistati e inseguiti da un’auto nei giorni scorsi, ricorda che c’è un’ordinanza comunale che vieta comportamenti scorretti. Il sindaco, Francesco Di Donato, ricorda in particolare che è vietato “avvicinarsi a esemplari di Orso bruno marsicano a piedi, in auto e con qualunque mezzo a distanze inferiori a 300 metri”. Vietato “illuminare con qualsiasi lampada e altre fonti luminose gli esemplari di Orso bruno marsicano se non per attività di dissuasione, messe in atto esclusivamente da personale autorizzato”. Le sanzioni previste vanno da 25 a 500 euro. Inoltre è fatto divieto di “alimentare l’esemplare di Orso bruno marsicano in qualsiasi modo, anche rendendo disponibili fonti trofiche destinate a specie animali domestiche”. E ancora, non si può ostacolare il lavoro delle squadre deputate alla dissuasione né è possibile lasciare all’aperto e in luogo accessibile i cassonetti dell’umido, fino a nuove disposizioni. Tutte disposizioni contenute in un provvedimento che in paese è stato adottato nel 2021 quando scorrazzava Carrito, l’orso investito e ucciso lo scorso gennaio sulla statale 17.