Salma nascosta per la pensione, chiesto il processo per figli e nuora. Il fatto è avvenuto ad Anversa degli Abruzzi, e tra le accuse ci sono occultamento di cadavere e truffa all’Inps
Il sostituto procuratore della repubblica di Sulmona, Edoardo Mariotti, ha chiesto il rinvio a giudizio per due dei tre figli e per la nuora di un 81enne di Trani la cui salma fu trovata, in un sacco a pelo, il 30 luglio 2022 in una grotta di Castrovalva, frazione del comune di Anversa degli Abruzzi. Il giudice per le udienze preliminari ha fissato l’udienza a novembre.
L’anziano sarebbe stato trovato morto nel proprio letto da uno dei figli che, in concorso con la compagna, avrebbe deciso di disfarsi del cadavere, mettendolo in un sacco a pelo acquistato immediatamente prima, per poi abbandonarlo lungo una stradina di Castrovalva, dopo aver percorso in auto circa 350 km da Trani; tutto ciò, secondo l’accusa, per continuare a percepire la pensione del congiunto, circa 3.000 euro al mese, riuscendo a incassare complessivamente la somma di circa 60.000 euro con pari danno per l’Inps.
L’uomo era stato identificato otto mesi dopo la sua morte grazie all’attività dei carabinieri del Nucleo Investigativo dell’Aquila, che concentrarono gli accertamenti su una protesi femorale. I tre dovranno rispondere di soppressione e occultamento di cadavere, truffa ai danni dell’Inps e indebito utilizzo di carta bancomat. La procura, infine, ha chiesto l’archiviazione per un altro indagato, il terzo figlio dell’81enne, che aveva spiegato di non avere rapporti con il padre ormai da anni.