Sopralluogo nel Traforo del Gran Sasso, Caputi: “Acqua torbida già prima dell’avvio dei lavori”

Il sopralluogo congiunto effettuato ieri nella galleria del Traforo dal commissario straordinario per la sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso, Pierluigi Caputi, ha fugato ogni possibile dubbio, escludendo qualsiasi collegamento tra il problema dell’acqua e le attività di Italferr.

Lo fa sapere in una nota lo stesso Caputi. La verifica si è svolta alla presenza dei dirigenti tecnici della Italferr, dell’Ente gestore Ruzzo Reti Spa di Teramo e dei responsabili del Sian, il Servizio Igiene della Asl di Teramo.

“L’aumento del valore della torbidità dell’acqua, è avvenuto prima dell’avvio di qualsiasi attività operativa da parte di Italferr e dei soggetti da quest’ultima incaricati”, dice il commissario, “tanto è vero che la richiesta di Ruzzo di fermare i mezzi (due macchine e un camion con rimorchio) è arrivata al momento dell’ingresso dei suddetti mezzi dal fornice del lato aquilano, quindi in una posizione in cui è impossibile influenzare l’altro versante e in un momento in cui l’acqua era già a scarico preventivo. Su tale constatazione sono stati concordati gli interventi e tutti hanno apprezzato la tempestività e l’efficienza gestionale della Ruzzo reti. Infatti l’acqua torbida non è mai stata immessa nella rete idrica, come poi affermato dall’Ente gestore con una nota ufficiale”.

E ancora: “L’episodio dell’intorbidamento dell’acqua, comunicato da Ruzzo, nella tubatura al di sotto della carreggiata stradale ha determinato la sospensione del cantiere”, continua il commissario, “e rappresenta un’ulteriore dimostrazione tangibile della grande vulnerabilità dell’intero sistema che oggi consente all’acqua del Gran Sasso di arrivare ai rubinetti dei cittadini e conferma l’assoluta necessità dei lavori di messa in sicurezza della risorsa idropotabile”. Ma non è tutto.

“Durante il sopralluogo”, conclude il Commissario, “si è appreso dell’oscillazione della torbidità dell’acqua da valori molto al di sotto della soglia di legge a picchi che determinano la messa a scarico delle acque, avvenuta in una situazione di assoluta assenza da giorni, di mezzi e persone nella galleria, pertanto si è convenuto che sia un problema che Ruzzo Reti deve affrontare per comprenderne cause e rimedi. La leale collaborazione che si è manifestata fin dall’insediamento del commissario straordinario è in questi frangenti un presupposto per affrontare le problematiche e di questo ringrazio il Sian (Asl) e la Ruzzo Reti per professionalità e passione dimostrati”.