Oggi i lavoratori Tecnocall dell’Aquila hanno scioperato a seguito della cancellazione dal Decreto Energia dell’articolo 36 ter, approvato a luglio. Il sindaco Biondi si è detto vicino ai dipendenti
Lo sciopero ha riguardato l’intero turno odierno.
“L’articolo 36 Ter – si legge in una nota di Cgil, Cisl e Uil dell’Aquila – rappresentava una norma di dignità fortemente voluta dal sindacato a salvaguardia dei lavoratori del mercato tutelato nella transizione al mercato libero ma, purtroppo, è stato cancellato con il nuovo decreto energia, il quale è ancora in discussione. Si va verso un Natale nero per più di cento famiglie aquilane poiché costretti a vivere un futuro lavorativo incerto – si legge ancora nella nota sindacale -. A livello territoriale, abbiamo dichiarato forme di protesta per questo imminente disastro che può concretizzarsi con la perdita dei posti di lavoro”.
I lavoratori hanno anche incontrato il sindaco Pierluigi Biondi:
“Si tratta di una questione – ha detto il primo cittadino – che ho seguito sin dal principio: avevo già sottolineato come il caso non potesse essere ridotto alla dimensione locale. Ne avevo già parlato, infatti, con il sottosegretario al Mimit, Fausta Bergamotto, che ha già incontrato i lavoratori e i loro rappresentanti. La strada della clausola sociale è molto complessa, ma è necessario trovare una soluzione coinvolgendo nel confronto Arera e, successivamente, i player che sono interessati dalle gare che verranno bandite. Certo è che L’Aquila non può permettersi, in questa fase così importante di crescita, di perdere forza lavoro. Come istituzione siamo al fianco dei lavoratori e non faremo mancare loro il nostro sostegno”.
Domani, alle 10, è previsto un presidio dei lavoratori Tecnocall in Emiciclo in contemporanea con il Consiglio Regionale.