Stefano Schirò è il nuovo presidente del Tribunale superiore delle Acque pubbliche. Lo ha nominato all’unanimità il plenum del Csm. Schirò è stato presidente della Corte d’appello dell’Aquila dal 2012 al 2016.
Si tratta della terza carica per importanza nella magistratura, dopo quelle di primo presidente e di procuratore generale della Cassazione. Attualmente presidente di sezione in Cassazione, Schirò è stato presidente della Corte d’appello dell’Aquila dal 2012 al 2016.
Il Tribunale Superiore delle acque pubbliche è un organo giurisdizionale dell’ordinamento italiano istituto nel 1933. Ha sede presso il Palazzo di Giustizia di Roma ed ha competenza su tutto il territorio nazionale. Il Tribunale Superiore delle acque pubbliche decide in grado di appello le cause in materia di diritti soggettivi, ai sensi dell’art. 142 T.U. n. 1175/1933, sulle controversie relative alla demanialità delle acque, per i limiti dei corsi d’acqua, bacini idrici naturali od artificiali, sugli alvei e sulle sponde dei fiumi, ecc.; controversie relative a diritti relativi alle derivazioni e utilizzazioni di acque pubbliche; controversie riguardanti l’occupazione a qualunque titolo di fondi e terreni e conseguenti indennità; controversie per risarcimenti di danni dipendenti da qualunque opera eseguita dalla pubblica amministrazione; ricorsi previsti dagli artt. 25 e 29 del RD 8 ottobre 1931 n. 1604, recante TU delle leggi sulla pesca.