Tutto pronto per la decima edizione de “Il jazz italiano per le terre del sisma”

Presentata la decima edizione de “Il jazz italiano per le terre del sisma”, che si terrà a L’Aquila il 31 agosto e il 1° settembre. Il sindaco in conferenza ha annunciato che sta andando in giunta il progetto esecutivo per il completamento dei lavori al teatro comunale per 14 milioni di euro

Tutto pronto per la decima edizione de “Il jazz italiano per le terre del sisma”, la manifestazione che dal 2015 ha portato e continua a portare all’aquila e nelle regioni colpite dal terremoto la più importante e numerosa rappresentanza del jazz italiano e la testimonianza reale di come cultura e spettacolo dal vivo contribuiscano al consolidamento delle comunità locali. Direzione artistica a tre anche per questa edizione con Francesco Diodati, Gabriele Mitelli e Ugo Viola. Il tema sarà “abitare il suono”.

Oltre 300 artisti coinvolti, oltre 60 eventi, 15 location e 20 mila spettatori attesi. La manifestazione vede coinvolta la federazione nazionale “Il jazz italiano”, con il coordinamento operativo dell’associazione Jazz all’Aquila, sostenuto da ministero della cultura, Comune e Regione, con tanti partner e sostegni con main sponsor Siae. Manifestazione che ormai cammina con le proprie gambe. Il sindaco ha dato anche un importante annuncio, si approva in giunta il Restauro completamento e adeguamento sismico del teatro comunale con 14 milioni di euro, la parte finale dei lavori ovviamente che consentirà di accelerare la riapertura.

L’edizione 2024 ha preso il via il 23 agosto a Camerino. Anche quest’anno il programma della due giorni e’ molto ricca. Ci saranno le street band, artisti come Simone Graziano, Federico Nuti, Francesco Negro, Valeria Sturba, Sara Ardizzoni e tanti altri. La sera del 31, nella scalinata di San Bernardino, si celebreranno i dieci anni della manifestazione con diverti ospiti come Nico Gori, Eleonora Strino, Francesco Cafiso e Fawda. Ma saranno davvero tanti gli spettacoli e le presenze pure nella giornata successiva.

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Massimo Giuliano: