Wwf e mondo dello spettacolo scendono in campo contro l’abbattimento dei cervi

Wwf contro l’uccisione programmata di 500 cervi in Abruzzo. Ma anche il mondo dello spettacolo scende in campo: ecco gli appelli del regista del film ‘Un mondo a parte’, Riccardo Milani, e dell’attore Alessandro Gassmann

“Un provvedimento suicida”: con queste parole il presidente del Wwf Italia, Luciano Di Tizio, boccia la delibera della giunta regionale abruzzese che autorizza, da ottobre, l’uccisione di quasi 500 cervi, cuccioli compresi, in due aree della provincia dell’Aquila. La petizione on line contro il provvedimento lanciata pochi giorni fa dal Wwf Abruzzo con numerose altre associazioni è già vicina alle 70mila firme.

“L’Abruzzo – continua Di Tizio – ha sviluppato negli anni una propria formidabile immagine, fatta di amore per la natura e per gli animali. Centinaia di turisti scelgono questi luoghi proprio perché sanno che qui si può incontrare fauna selvatica e che il rapporto con l’uomo è di convivenza e non di ostilità. Un’immagine positiva che la Regione rischia di cancellare per accontentare poche decine di cacciatori. Senza peraltro aiutare davvero gli agricoltori che avrebbero bisogno di ben altro. Si sta cercando assurdamente, e con un danno enorme per l’economia, di trasformare l’Abruzzo da regione dei parchi a regione parco giochi per cacciatori”.

La gravità della situazione è sintetizzata da Riccardo Milani (foto), regista del film ‘Un mondo a parte’, girato proprio in Abruzzo. Un film che sta raccogliendo un grande successo e che rappresenta anche un atto d’amore per la regione, per i suoi abitanti e per la sua natura.

“La percezione netta – dice Milani – è che la questione dell’abbattimento di circa 500 cervi non riguardi solo le associazioni ambientaliste e animaliste, ma direttamente la gente d’Abruzzo, terra con una storia centenaria di tutela ambientale e faunistica. E che rischi di diventare un provvedimento largamente impopolare sia nel panorama abruzzese che su quello nazionale, creando un grave danno d’immagine, e quindi economico, proprio per la Regione Abruzzo. Duilio, il ragazzo del mio film, vuole fare l’agricoltore e vuole restare nella sua terra. Ed è il mestiere che Duilio fa realmente nella vita in un’area, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo e Molise, piena di fauna selvatica, cervi compresi. Duilio ha necessità che le sue coltivazioni siano protette adeguatamente con investimenti importanti su dissuasori, recinzioni elettrificate e quant’altro e che i risarcimenti per i danni causati dalla fauna selvatica siano congrui, adeguati e immediati. Spero vivamente che il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, possa riconsiderare tutta la questione dell’abbattimento di animali diventati ormai simbolo, in Italia e nel mondo, di questa meravigliosa regione”.

Anche Alessandro Gassmann è sceso in difesa dei cervi in Abruzzo. L’attore ha infatti rilanciato sul suo profilo social l’appello del regista Riccardo Milani e del Wwf Italia contro l’uccisione di 500 cervi in Abruzzo.