Una notizia che ha lasciato tutti senza parole è piombata ieri sui lavoratori della Johnson Controls di Corropoli: la proprietà ha comunicato ai sindacati la chiusura delle attività produttive
Lo stabilimento produce sistemi di sicurezza e antincendio e ha un organico di 60 persone che ora sembrano condannate al licenziamento, sembra infatti che le produzioni vengano delocalizzate negli stabilimenti messicani, tedeschi e della Repubblica Ceca. Per questo motivo i lavoratori e i sindacati hanno iniziato la protesta contro la multinazionale americana con un’assemblea davanti ai cancelli. Secondo i sindacati la totale mancanza di una strategia industriale sta portando all’ennesima decisione sbagliata sul territorio teramano, a discapito di lavoratrici e lavoratori sempre più delusi, arrabbiati e stanchi della doppia faccia di questo tipo di aziende, che fingono un rapporto costruttivo rivelando solo in seguito di essere disattenti nei confronti dei suoi stessi collaboratori. Sulla questione l’assessore regionale al Lavoro Pietro Quaresimale ha convocato il tavolo di crisi per lunedì 16, a Pescara:
“Ho deciso di convocare con urgenza il tavolo – spiega l’assessore – perché non c’è tempo da perdere. Sto seguendo con grande attenzione la situazione dell’importante insediamento industriale del teramano che, almeno stando all’allarme delle organizzazioni sindacali rilanciato oggi sulla stampa regionale, sembrerebbe a rischio chiusura”.
Quaresimale si è reso disponibile a convocare un tavolo urgente al fine di individuare una linea di mediazione che possa rimettere la palla al centro e scongiurare l’ipotesi estrema che sta circolando in queste ore.
L’assessore si dice preoccupato per la sorte dei 60 lavoratori e delle loro famiglie, considerata anche la notevole rilevanza strategica della Johnson Controls nel territorio teramano.
“Sono certo che l’impegno delle Istituzioni, Regione in primis, e la forza del dialogo e del confronto, con il sostegno delle organizzazioni sindacali del territorio e di quelle regionali, possano portare i vertici della Johnson Controls a rivedere le loro posizioni. L’obiettivo – conclude l’assessore – deve essere quello di trovare insieme delle soluzioni che vadano della direzione di salvaguardare le attività produttive del sito produttivo di Corropoli e quindi gli attuali livelli occupazionali”.