Con una media nazionale di 3 morti al giorno, quello degli incidenti sul lavoro resta il problema dei problemi, in Italia come in Abruzzo, regione che più di una volta ha indossato la famigerata maglia nera dell’infausta classifica
Anche nel 2022 i numeri non demordono: dall’’inizio dell’anno sono stati già 12 i morti sul lavoro, l’ultimo ieri al porto di Ortona, e più di 12.000 gli infortuni denunciati. La verità è che di lavoro si continua a morire o a vivere male, atterratati da una delle tante malattie professionali. Per analizzare i dati e studiare le contromisure, i sindacati hanno più volte sollecitato l’istituzione di un tavolo regionale, recentemente se ne è parlato anche nella trasmissione di Rete8 I fatti e le opinioni. Oggi finalmente il tavolo c’è: il 2 novembre si è svolta la prima riunione, che verrà replicata il 5 dicembre.
Nel 2022 l’Abruzzo ha già fatto registrare 12 morti e più di 12.000 infortuni denunciati.
“Tutto questo non è accettabile, – dice Franco Spina della Camera del lavoro di Chieti – non può continuare ad essere la normalità, non si può più sottovalutare il fenomeno. Serve denunciare, ma serve anche agire, inchiodare tutti alle proprie responsabilità. Finalmente, dopo varie sollecitazioni unitarie e dopo il presidio davanti all’assessorato regionale alla sanità, il 2 novembre si è riunito per la prima volta il tavolo regionale tanto sollecitato da tutti i sindacati”.
Il comitato dedicato agli infortuni sul lavoro dovrà occuparsi di sviluppare piani di attività e progetti operativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro; svolgere funzioni di indirizzo e programmazione delle attività di vigilanza e di prevenzione; promuovere attività di formazione, informazione, comunicazione e assistenza, in coordinamento tra le diverse istituzioni; infine dovrà raccogliere e analizzare le informazioni relative agli eventi dannosi e ai rischi, fornendo suggerimenti operativi e tecnici atti a ridurre il fenomeno infortunistico e delle malattie da lavoro.