Taglio sui fondi dedicati alla prevenzione delle emergenze ambientali e climatiche. E’ l’allarme lanciato da Legambiente Abruzzo
La crisi climatica ha accelerato il passo. Il 2023 si conferma anno da bollino rosso per il clima. In Italia ben 378 eventi meteorologici estremi, segnando +22% rispetto al 2022 con danni ingenti ai territori e la morte di 31 persone. In aumento alluvioni, frane, mareggiate e temperature eccezionali in città e non solo.
“In Abruzzo – ha affermato in conferenza stampa Silvia Tauro presidente Legambiente Abruzzo – si sono verificati eventi meteorologici estremi tra maggio e giugno. A novembre sono riusciti a causare la caduta della parete della galleria tra Francavilla e Pescara. Ancora caldo record, come quello che ha toccato le nostre latitudini non solo durante la stagione estiva, ma anche in autunno e in inverno. Ripercussioni sul sistema dell’agricoltura e, lo vedremo a breve nella prossima stagione, anche sull’economia della montagna. Effetti sulla salute, sulla sicurezza, sui beni delle persone. Questi eventi colpiscono all’improvviso. Spesso lasciano i cittadini senza le loro abitazioni complicando le condizioni lavorative non solo nei comparti agricoli ma anche nei distretti industriali. Mancano le risorse dedicate alla prevenzione. I fondi sono esigui, ridotti e, dunque, inadeguati. Gli interventi devono andare nella direzione della realizzazione di un vero piano di adattamento climatico del nostro paese e che abbia, soprattutto, i fondi per essere realizzato”.