Legambiente: Goletta Verde “boccia” quattro foci fluviali su otto

Resi noti i dati rilevati da Goletta Verde e Goletta dei Laghi in Abruzzo: 4 punti su 8 campionati in mare sono risultati oltre i limiti di legge. Promossi i laghi

Oggi si chiudono in contemporanea la tappa abruzzese di Goletta Verde a Giulianova (Teramo) e di Goletta dei Laghi a Scanno (L’Aquila), le due campagne di Legambiente che monitorano rispettivamente le acque dei mari delle coste italiane e lo stato di salute dei bacini lacustri italiani.

In mattinata sono stati presentati i dati relativi al monitoraggio delle acque della costa abruzzese: i tecnici di Goletta Verde hanno effettuato prelievi, nelle giornate del 16 e 23 luglio, in 8 punti e la metà sono risultati oltre i limiti di legge. I punti risultati fortemente inquinati sono quattro: due in provincia di Teramo, alla foce del fiume Vibrata tra i comuni di Martinsicuro e Alba Adriatica, e alla foce del fiume Tordino tra Giulianova e Roseto degli Abruzzi; in provincia di Chieti alla foce del fiume Alento nel comune di Francavilla al Mare e alla foce del fiume Feltrino nel comune di San Vito Chietino, in località Marina di San Vito.

I quattro punti risultati entro i limiti: a Teramo al confine tra il comune di Pineto e Roseto degli Abruzzi, in località Scerne di Pineto, la foce del fiume Vomano; in provincia di Pescara, prelevati in mare, un punto nel comune di Montesilvano presso la spiaggia Traversa IV, e un punto nel comune di Pescara presso la spiaggia Madonnina.

“La risorsa mare è uno degli asset portanti per l’Abruzzo e intendiamo mantenere alta l’attenzione. Dai dati di Goletta Verde emergono degli alert già risuonati negli anni passati, mentre da Goletta dei Laghi arriva la soddisfazione per la conferma del premio delle Cinque Vele – il commento di Silvia Tauro, presidente Legambiente Abruzzo. Non ci vogliamo sostituire al lavoro degli organi preposti ma l’impegno dei volontari e delle volontarie di Goletta Verde è da vedere semplicemente come un supporto in più alle amministrazioni pubbliche e, soprattutto, per la cittadinanza al solo scopo di salvaguardare il nostro bene più prezioso. Ci corre l’obbligo di sottolineare che i punti campionati a mare non presentano concentrazioni di escherichia coli e enterococchi intestinali degne di nota e tutti entro i limiti di legge. Non possiamo dire ugualmente per i punti alle foci dei fiumi, qui sorgono le criticità dovute alla mancata o carente depurazione, che si sommano allo stato di crisi dovuto a siccità e alte temperature che sta colpendo i corpi idrici su tutto il territorio abruzzese”.

“La fotografia dello stato di salute del mare abruzzese scattata da Goletta Verde non fa altro che confermare quello che ripetiamo come un mantra: bisogna investire maggiormente nell’efficientamento della rete fognaria e nel miglioramento degli impianti di depurazione e, soprattutto, individuare scarichi abusivi – dichiara Stefano Raimondi, portavoce di Goletta Verde. In Abruzzo la situazione vede un peggioramento rispetto all’anno scorso quando erano solo due su otto i punti risultati oltre i limiti di legge. È emblematica l’annosa criticità che riguarda il fiume Feltrino, è il nostro osservato speciale: ormai da otto anni consecutivi viaggia tra i parametri di inquinato e fortemente inquinato”.

Goletta dei Laghi conferma la performance positiva sul lago di Scanno anche per quest’anno.

Il 24 luglio, i volontari e le volontarie di Legambiente hanno eseguito il campionamento di due punti nel lago di Scanno: uno in via della Difesa, presso la località La Spiaggetta a Villalago, e l’altro in via del Lago, nella località Chiesetta del Lago a Scanno (AQ). Entrambi i punti sono risultati conformi ai limiti di legge, come già rilevato nel 2023 e nel 2022, anno in cui è iniziato il monitoraggio di questo lago. Non sono dunque emerse criticità legate a problemi di depurazione insufficiente o assente. Tuttavia, data l’importanza del lago, inserito nell’elenco dei Siti di Interesse Comunitario (SIC), Legambiente continuerà a tenerlo sotto osservazione. “La Guida Blu premia il Lago di Scanno con le 5 vele, a testimoniare la bellezza e ricchezza di questo territorio – commenta Giuseppe Di Marco, Amministratore Legambiente Abruzzo. Un vero e proprio punto di riferimento per l’Abruzzo e per l’Appennino e per le nuove forme di gestione di questi territori per fare il turismo sostenibile e accessibile”.

 

 

FOCUS DEPURAZIONE Quest’anno ricorrono i trent’anni della Legge Galli che, nel 1994, rivoluzionò l’organizzazione del servizio idrico integrato, prevendendo una gestione unitaria e integrata per l’insieme dei servizi di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue.

È proprio quest’ultima la parte del ciclo su cui si concentrano le campagne di Goletta Verde e Goletta dei Laghi. La depurazione resta uno dei tasti dolenti nel nostro Paese, con 910 agglomerati per i quali sono state rilevate situazioni di non conformità ai requisiti della Direttiva sulle acque reflue (91/271/CE). Secondo gli ultimi dati disponibili del MASE (dicembre 2023) in Abruzzo sono 46 gli agglomerati in procedura di infrazione, secondo la valutazione di conformità espressa dalla Commissione Europea.

Nel PNRR sono stati individuati interventi di ammodernamento delle reti fognarie italiane e di adeguamento dei sistemi di depurazione che andranno, in parte, a sanare queste non conformità, in parte a costruire nuove infrastrutture ove prima mancavano. Il decreto ministeriale del 9 agosto 2023 individua 176 progetti che riceveranno il finanziamento dei fondi stanziati. Per la regione Abruzzo, in particolare, sono 3 gli interventi ammessi a finanziamento: uno per la realizzazione di un nuovo impianto comprensoriale in località Valle Anzuca, nel comune di Francavilla al mare, uno per il potenziamento del sistema depurativo nel comune di Pescara e un ultimo per il potenziamento del depuratore di Scoppito e parte di Aquila Ovest.

Partner principali della campagna sono: ANEV, CONOU, Novamont e Renexia, e la media partnership de La Nuova Ecologia.  

Il CONOU, Consorzio Nazionale Oli Usati, sostiene da anni la campagna estiva di Legambiente, nella convinzione che sia assolutamente necessario agire collettivamente per la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. Il Consorzio è parte attiva in questo scenario: con la sua attività di raccolta e rigenerazione degli oli minerali usati è un esempio di eccellenza di economia circolare, non solo in Italia, ma addirittura in Europa. Raccogliendo l’olio lubrificante usato alla fine del suo ciclo di vita nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli, il CONOU fa in modo che questo rifiuto – altamente pericoloso se non gestito correttamente – si trasformi in una preziosa risorsa. Oltre il 98% dell’olio raccolto dal Consorzio viene infatti rigenerato e trasformato in nuova materia prima riutilizzabile, con benefici per l’ambiente e la salute grazie alla riduzione dell’utilizzo di risorse naturali e delle emissioni di gas serra e di altri inquinanti.

“Il CONOU da 40 anni raccoglie l’olio usato fino all’ultima goccia, perché rispettare l’ambiente significa poter garantire il futuro nei nostri figli prima che il nostro. Questa mission ci accomuna da sempre a Legambiente e ai suoi meravigliosi giovani volontari”, ha affermato Marco Paolilli, Responsabile CONOU Coordinamento Area Centro Sud. “L’olio usato va raccolto tutto e rigenerato tutto; per questo stiamo dedicando in questo momento una maggiore attenzione anche ai porti turistici dove via via cerchiamo di operare per offrire ai diportisti la possibilità di consegnare l’olio usato del loro motore in modo agevole e in uno spazio dedicato e ordinato, in stretta cooperazione con le autorità preposte. Il CONOU, quindi, ha un duplice obiettivo, Raccogliere e Rigenerare, pienamente realizzato, e fa da esempio all’Europa e a tutte le economie circolari nascenti di altre filiere di rifiuti che continuano a svilupparsi, sempre più recuperando nuove risorse dai rifiuti anziché inquinare mari e coste”

 

Il monitoraggio scientifico      I prelievi di Goletta Verde vengono eseguiti da tecnici, volontari e volontarie di Legambiente. L’ufficio scientifico dell’associazione si è occupato della loro formazione e del loro coordinamento, individuando i laboratori sul territorio. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli). Il numero dei campionamenti effettuati viene definito in proporzione ai Km di costa di ogni regione.

LEGENDA.
Facendo riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) i giudizi si esprimono sulla base dello schema seguente:         INQUINATO = Enterococchi intestinali > 200 UFC/100 ml e/o Escherichia coli > 500 UFC/100ml.        FORTEMENTE INQUINATO = Enterococchi intestinali > 400 UFC/100 ml e/o Escherichia coli > 1000 UFC/100ml.

Carmine Perantuono: Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.