Legge di Stabilità: Le misure per l’Abruzzo illustrate stamane dai parlamentari abruzzesi del Partito Democratico. In primis emendamento No Ombrina e quasi 5 miliardi fino al 2018 per la ricostruzione Post terremoto.
Sembrano lontani gli anni della recessione quando da Montecitorio venivano licenziate leggi di stabilità incentrate su austerità e sacrifici. Il nuovo documento finanziario approvato lo scorso 20 dicembre è nel segno della crescita senza gravare sulla pressione fiscale. Anche i risvolti per l’Abruzzo sono estremamente positivi, ne sono convinti i parlamentari abruzzesi del Pd che questa mattina hanno tenuto una conferenza stampa per illustrare i risultati più importanti. Al primo posto, certamente, l’emendamento anti ombrina che sposta ad oltre 12 miglia dalla costa il limite consentito alla petrolizzazione, ma anche la conferma di importanti risorse , 4 miliardi circa, da riversare su l’Aquila e l’intero cratere sismico per la ricostruzione post terremoto e la possibilità di spalmare non più a 7 ma a dieci anni il debito regionale. La soddisfazione del segretario regionale del Pd Marco Rapino:
“Innanzitutto va fatto un ringraziamento ai nostri parlamentari che si sono battuti nelle varie sedute in Commissione per far passare quegli emendamenti funzionali alle esigenze della nostra Regione, e poi, a livello generale, credo che per la prima volta dopo tanti anni ci troviamo finalmente di fronte ad un documento che non chiede sacrifici agli italiani, ma, anzi, li alleggerisce di tasse importanti, come l’Imu per la prima casa ed i terreni agricoli, i finanziamenti per la sicurezza, la cultura ed il tema dello Ius Solis per il riconoscimento della cittadinanza italiana a molti stranieri che vivono e lavorano onestamente nel nostro Paese.”
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