Lezioni da Nobel al Marconi di Penne e al Vico di Chieti

Il professor Giorgio Parisi, premio Nobel per la fisica nel 2021, stamane all’ITCG Marconi di Penne e nel pomeriggio al liceo classico Vico di Chieti per una lectio magistralis

L’iniziativa, intitolata “Un giorno con Giorgio Parisi”, è organizzata dalla Fondazione Europa prossima e dall’Officina del deputato del Pd Luciano D’Alfonso. Stamane a Penne Parisi ha incontrato gli studenti dell’istituto Marconi. Dalla crisi climatica all’intelligenza artificiale, dalla fuga dei cervelli alla diffidenza verso la scienza: sono stati tanti e diversi i temi affrontati dal premio Nobel per la Fisica, ottenuto nel 2021 per i suoi studi sui sistemi complessi. A Penne il fisico italiano ha trascorso una mattinata con gli studenti dell’Istituto Marconi per un incontro motivazionale, come dichiarato dalla dirigente scolastica Angela Pizzi.

Entusiasta e disponibile, il professor Parisi, al quale un gruppo di astronomi nel 2022 ha dedicato anche un asteroide ribattezzato col suo nome, si è concesso con gentilezza e umiltà alle domande del suo giovane pubblico e della stampa.

“La mancanza di ottimismo nel futuro ha generato la diffidenza con cui la gente si approccia oggi alla scienza. Occorre prepararsi alla pace, non alla guerra, per costruire un futuro migliore”.- ha detto il professor Parisi.

Al termine della mattinata il professor Parisi ha commentato: “Domande intelligenti, ragazzi curiosi e preparati. L’incontro di oggi nel liceo di Penne mi ha mostrato l’Italia che mi dà speranza per un futuro migliore”.

Nel salutare il premio Nobel, D’Alfonso ha sottolineato che il valore di questa iniziativa sta nel fatto che Parisi è un simbolo per le giovani generazioni perché “ci svela che questo risultato può essere raggiunto da tutti attraverso lo studio, la dedizione e l’applicazione”.

“Oggi l’Intelligenza Artificiale sta crescendo enormemente, – ha aggiunto D’Alfonso – anche se ha un limite: sa fare tante cose ma non sa perché, a differenza dell’uomo che trasferisce valori nelle cose che realizza. Lo studio ci insegna ad anteporre la domanda ‘perché?’ in tutto ciò che facciamo. Dopo questo incontro vorrei portare in Abruzzo il professor Noam Chomsky, col quale sono in contatto, per far capire che per mantenere la pace più che di militari abbiamo bisogno di insegnanti e libri, affinché il dialogo sostituisca il conflitto”.

La lezione del pomeriggio al Liceo Vico di Chieti è incentrata sul tema “Il rapporto tra l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo”.

 

Marina Moretti: