C’era più di un centinaio di persone alla prima presentazione della raccolta di fiabe e racconti della Val Vibrata “Il ragazzo che parlava con gli uccelli” (Arsenio Edizioni), ultimo lavoro di Francesco Galiffa allo chalet “La Sirenetta” di Tortoreto.
Un libro, impreziosito dalle illustrazioni di Elga Vagnoni, che ha destato molto interesse per il suo valore non solo letterario ma soprattutto culturale, teso a salvaguardare il patrimonio del territorio teramano. Come è emerso da più interventi, è un “operazione editoriale” che intende valorizzare e promuovere l’identità della civiltà orale dei contadini della Val Vibrata che rischia di scomparire. Il libro, i cui diritti d’autore saranno devoluti al centro diurno Anfass Onlus di Martinsicuro, è il frutto di un progetto nato in ambito scolastico, nell’istituto comprensivo di Colonnella nei primi anni del 2000, che ha visto la collaborazione tra insegnanti, alunni e gli anziani delle campagne vibratiane.
Come si legge nella prefazione del curatore: «Il registro dei racconti spazia nel mondo della letteratura popolare. Ci sono, per esempio, fiabe di magia, che si sviluppano secondo lo schema classico di questo tipo di letteratura: sono presenti il danneggiamento, la presenza del falso eroe, l’intervento dell’eroe, il superamento delle prove, la vittoria e la ricompensa finale.
Molte fiabe esaltano l’astuzia, l’unico mezzo che i contadini e la povera gente avevano a disposizione per difendersi dalle prepotenze dei potenti e dei ricchi.
Con molta probabilità le fiabe raccontate dai nostri nonnetti non sono originali, perché qualcuno prima di loro le avrà sicuramente lette da qualche parte. Lo sono in un certo senso diventate perché gli innumerevoli passaggi della trasmissione orale hanno certamente modificato personaggi e situazioni, adattandoli spesso alle situazioni locali. Una cosa è però certa: pur essendo diversi gli esiti narrativi, è sicuramente rimasto inalterato il fine educativo dei racconti.»
Oltre al curatore Francesco Galiffa e all’illustratrice Elga Vagnoni, sono intervenuti l’assessore Arianna Del Sordo, il giornalista RAI Antimo Amore, il dirigente scolastico Manuela Divisi, l’editrice Valeria Di Felice, la sociologa Giovanna Frastalli.
L’iniziativa è stata patrocinata dal Comune di Tortoreto.
Francesco Galiffa (Nereto, 1947) si è laureato in Lettere Moderne presso l’Università agli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti discutendo una tesi sul Brigantaggio post-unitario in Provincia di Abruzzo Ultra I (Teramo).
Ha insegnato materie letterarie alla Scuola secondaria, progettando e curando, nell’ottica di una didattica attiva, numerose ricerche su temi di carattere storico e antropologico, quattro delle quali sono state pubblicate dall’Istituto Comprensivo di Colonnella.
Dall’ottobre 2006 al giugno 2007 ha tenuto un corso, destinato ai suoi ex alunni, sul metodo d’indagine storica applicato al tema “Le risorse idriche di Controguerra. Da Fonte Riparossa all’Acquedotto del Ruzzo”.
Ha pubblicato numerosi lavori di ricerca storica e antropologica sul territorio abruzzese tra i quali L’Asso di Coppe: la Fontana Pubblica di Corropoli (2011), Dentro la pentola la capra gongola (2012), L’oro dei contadini (2015), Nel Regno dei legumi (2016).
Ha collaborato per molti anni con le riviste “Colonnella frammenti” e “Val Vibrata Life”. Ha curato diverse introduzioni ai volumi sulla cucina allegati al quotidiano «il Centro».