Liceo Classico Pescara: Sopravvissuta Auschwitz incontra studenti in occasione del 7oesimo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale.
Questa mattina Liliana Bucci, oggi 78enne, ha raccontato la sua storia a 200 studenti del Liceo Classico di Pescara, lei all’epoca una bambina di 8 anni sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, fino alla liberazione dell’Armata societica il 27 gennaio del 1945:
“Mia madre era ucraina ed ebrea, mio padre cattolico. A fine marzo del 1944 fummo denunciati da una persona italiana ed i nazifascisti vennero a prenderci. Fui deportata insieme ad altri 12 familiari, tra i quali mia sorella, tornammo solo in quattro. Il ricordo più vivo e doloroso é legato a mio cugino Sergio che cadde in una trappola e credendo di raggiungere la madre si ritrovò ad Amburgo dove fu sottoposto ad esperimenti scientifici che gli procurarono enormi sofferenze per poi essere ucciso prima dell’arrivo degli alleati. Io e mia sorella ci salvammo perchè la donna che si occupava di noi ci disse di non fidarci.”
Liliana Bucci oggi vive a Bruxelles e alla domanda degli studenti sull’attuale situazione estremamente drammatica con i venti di guerra che sono tornati a soffiare su Europa e Medioriente:
“A 70 anni di distanza dalla fine delle atrocità vissute durante la Seconda Guerra Mondiale, siamo di fronte ad una nuova barbarie internazionale: politicamente manca l’Europa. I terroristi di oggi non guardano in faccia a nessuno – aggiunge Liliana – ma credo che una cosa come quella accaduta a noi ebrei sia irripetibile.”