Linea Pescara-Roma: tre Comuni ricorrono al Tar

Si fa sempre più aspra la battaglia tra RFI e Comitati e Comuni che si battono contro il raddoppio della Linea Ferroviaria Pescara-Roma

O per meglio dire contro il progetto messo in piedi da un pool di ingegneri di Ferrovie Italiane che va a determinare un fortissimo impatto sui centri urbani e la viabilità dei Comuni coinvolti. L’iter per l’inizio dei lavori procede spedito, tanto da far iscrivere i primi proprietari d’immobili sul registro degli espropri. Non c’è dunque tempo da perdere e da qui la decisione di Comferr, il Comitato principale che conta più di tremila iscritti, in accordo, per la prima volta, con il Comune di Manoppello, e poi anche con quelli di Chieti, per l’impatto su Chieti Scalo e Brecciarola, e di San Giovanni Teatino, per avviare una battaglia legale a cominciare da un ricorso congiunto al Tribunale Amministrativo Regionale. Questa mattina primo confronto al Comune di San Giovanni Teatino per fare il punto della situazione, in campo un pool di avvocati pronti ad istruire un ricorso inattaccabile che prenderà spunto anche dal famoso studio costi-benefici, presentato di recente a Chieti, che dimostra scientificamente quanto sia fallimentare il progetto ed anche se da più parti, perfino da importanti esponenti del Ministero delle Infrastrutture, si parla di opera irrealizzabile, comunque non c’è da fidarsi, sostengono dal Comferr, mentre l’assessore comunale di San Giovanni Teatino Paolo Cacciagrano parla di fallimento totale della classe dirigente regionale, incapace di comprendere l’impatto negativo sulle popolazioni e di non tener conto delle tante varianti al progetto già ampiamente proposte.