Dovrà essere il Comune dell’Aquila a cambiare le quattro funi portanti della funivia del Gran Sasso: il Tar ha respinto il ricorso
Per i giudici amministrativi permangono i dubbi sulla sicurezza dell’impianto. Di parere opposto invece il Comune e il Centro turistico del Gran Sasso, ma ormai la decisione è stata presa. Per sostituire le funi occorrono circa 3 milioni e mezzo di euro. Il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, in una recente intervista a Rete8, aveva affermato che qualora la sostituzione fosse stata imposta il Comune non si sarebbe tirato indietro per reperire le risorse necessarie. così sarà. L’amministrazione comunale è già all’opera, ma il problema rimane perché saranno lavori lunghi che potrebbero mettere a rischio anche la prossima stagione invernale.
L’amministratore del Centro turistico Dino Pignatelli respinge al mittente le dimissioni invocate dalle opposizioni, ma a breve scadrà il suo mandato. Anche la politica ci va giù dura e parla di disastro annunciato che metterà in ginocchio il comprensorio e gli operatori turistici. Tutto è partito dall’esposto di un cittadino che aveva paventato dubbi sulla sicurezza, in particolare di una delle funi. Le successive verifiche di fatto non hanno fatto emergere nulla, ma i giudici hanno deciso di confermare la decisione già presa dall’Ansfisa. Ora dunque il Comune si trova costretto, prima del 2028, scadenza naturale di vita delle funi, ad intervenire in modo consistente.
In tutto questo bisogna anche fare i conti con il futuro dei dipendenti del Centro turistico del Gran Sasso.
Al Tg8 il consigliere di opposizione Paolo Romano parla di fallimento in piena regola dell’amministrazione comunale.