Sceso il sipario sul G7 dello Sviluppo la città di Pescara si scopre grande, accogliente e all’altezza dei grandi eventi e Il sindaco Masci sottolinea lo spirito umanitario.
Pescara promossa a pieni voti per il grande evento del G7. La città ha risposto bene sotto tutti i punti di vista dimostrandosi accogliente e pronta a ospitare appuntamenti di questa portata. Intanto, presentandosi con il suo abito migliore, ha saputo farsi apprezzare dagli ospiti internazionali che si sono alternati nei tre giorni di incontri all’Aurum: l’ex presidente della Commissione Europea Barroso innamorato della Pineta Dannunziana, così come i rappresentanti di Governo di Francia e Giappone, mentre sui social l’Ambasciata del Kenya a Roma ha postato una bellissima foto della città. Riconoscimenti importanti rafforzati anche dai messaggi emersi, la presenza unica delle delegazioni di Libano, Palestina e Israele, le importanti decisioni sul piano umanitario, come la partenza di questa mattina da Genova di ulteriori 15 Tir di beni alimentari per Gaza, con il benestare di Isreale, per il piano Food for Gaza, per quello che resterà nella storia come lo spirito umanitario di Pescara:
“Una delle cose che più ci riempiono d’orgoglio – ha detto il sindaco – è che nello scenario politico mondiale Pescara sarà ricordata per il suo spirito umanitario e per i tanti messaggi di pace che sono stati lanciati. Tutti hanno apprezzato lo sforzo che la città e i cittadini hanno fatto in questi giorni e mi sento di ringraziare, per questo, davvero tutti nessuno escluso. Un ringraziamento particolare anche ai privati, alla Pomilio Bloom che ha curato l’organizzazione dell’evento in modo impeccabile, conferamandosi eccellenza assoluta nel panorama dell’imprenditoria internazionale, ma anche la famiglia Di Persio per aver aperto le porte del Museo dell’800 ai delegati del G7 letteralmente estasiati dalle 200 opere esposte. Un grazie di cuore anche a Forze dell’Ordine, Polizia Locale, Protezione Civile e tutti coloro che, con il loro contributo, hanno reso questi tre giorni perfetti.”
“Con il G7 Pescara ha riconquistato la sua reputazione di città in grado di ospitare qualunque evento di caratura politica, culturale, mondiale – ha poi aggiunto il Presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri- Un lavoro cominciato dalla Regione Abruzzo già quando abbiamo sostenuto l’apertura del Museo dell’800, oggi location privilegiata di uno dei grandi appuntamenti del G7, dunque una struttura di dimensione internazionale. Per la città l’evento è stato un grande stress test che abbiamo superato con la lode e ora possiamo guardare avanti ai prossimi appuntamenti che sicuramente arriveranno nel capoluogo adriatico e in regione”.
Tutto bene anche dall’altra parte del G7. Si temevano problemi per il Corteo di ieri sera di movimenti, sindacati e organizzazioni contrari all’evento, e invece la manifestazione è stata assolutamente tranquilla e pacifica, tuttavia il giudizio nei confronti della kermesse è stato, ovviamente, estremamente negativo:
“Una mera vetrina politica senza reali conseguenze in favore delle popolazioni vittime delle guerre nel mondo – ha detto Renato Di Nicola del Coordinamento No G7 – a Pescara si è riunita solo una piccola parte dei potenti della terra che hanno la pretesta di decidere sui destini di tutto il pianeta.”
“Il G7 è complice del genocidio di gaza – ha poi aggiunto Maurizio Acerbo Segretario Nazionale di Rifondazione Comunista – come si fa ad annunciare in modo trionfalistico l’invio di aiuti umanitari se i Paesi del G7 contribuiscono pesantemente alla fornitura di armamenti ad Israele e nel Quatar?.”
“Non c’è stato alcun contributo concreto per la risoluzione dei veri problemi nel mondo – ha dichiarato il Consigliere Comunale della lista Pettinari Sindaco Massimiliano Di Pillo che ha sfilato con uno striscione particolarmente eloquente con la scritta in inglese “Benvenuti a Pescara capitale della cocaina” – L’Amministrazione Comunale ha pensato molto al look della città, tutta apparenza, visto che abbiamo numerosi problemi, tra questi l’uso di cocaina che vede Pescara, purtroppo, tra le prime città in Italia.”