Loreto Aprutino riapre le porte del suo scrigno, la chiesa di San Francesco, costruita nel 1200, nel cuore del centro storico, uno dei più antichi insediamenti francescani d’Italia (appartiene al patrimonio del Fec).
Cittadini, fedeli e turisti potranno godere del patrimonio storico e artistico dell’antica struttura religiosa, che custodisce pezzi di arte sacra, come sculture del 1700 apprezzatissime e utilizzate durante i riti della Pasqua, come il crocifisso monumentale.
Nei giorni scorsi la conferenza stampa con cui il sindaco, Renato Mariotti, ha annunciato la consegna dei lavori – per un importo complessivo di un milione euro assegnato dal PNRR – per il restauro di un edificio ricco di opere d’arte, tra i più belli della storia dell’arta religiosa abruzzese. Gli interventi interessano il consolidamento della torre campanaria e una porzione del tetto della sacrestia, danneggiati dal terremoto del 2016.
La chiesa di stampa francescano, ad unica navata, con altari laterali e con decorazioni prettamente di stile barocco (dopo i lavori di consolidamento del XVI secolo), è stata il luogo di preghiera più importante dei loretesi negli anni.
Il direttore tecnico dei lavori Ombretta Natali stima una durata delle opere di circa un anno: “Un intervento importante, mirato al risanamento della torre campanaria. E’ servito uno studio storico e artistico per recuperare un’opera di stile medievale, qual è il campanile. Prevediamo anche una ripulitura della navata per riaprire la chiesa al culto dei fedeli”. “Questo è un luogo identitario per il nostro paese, il centro storico prima era il cuore pulsante e questa chiesa era un riferimento. Tra settembre e ottobre consegneremo anche i lavori per il recupero del palazzo municipale. Lavori attesi da oltre quindici anni, che ridaranno vita al nostro borgo”, ha detto il sindaco Mariotti.