L’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara impegnata da anni in attività di ricerca tra i fiordi delle Isole Svalbard. I risultati presentati alla Polar Night Week, con la collaborazione di una scuola media di Pescara.
Dal 2013 un gruppo di ricercatori geologi dell’Università d’Annunzio, coordinati dal professor Enrico Miccadei e con il professor Tommaso Piacentini, del Dipartimento di Ingegneria e Geologia INGEO, in collaborazione con il CNR, sta sviluppando attività di ricerca a Kongsfjorden, nell’area artica delle Isole Svalbard (Norvegia). Le Svalbard sono uno dei luoghi più remoti della terra e rappresentano il luogo più settentrionale abitato stabilmente dall’uomo.
I risultati delle ricerche vengono presentati alle Svalbard durante la Polar Night Week, in corso a partire da oggi, 14 gennaio e fino al 18. Il convegno, che si svolge a Longyearbien, è organizzato dal SIOS (Centro di Ricerca Internazionale di Osservazione delle Svalbard). Alla fine del convegno verranno illustrati anche il poster e la presentazione divulgativa realizzati dall’Istituto Comprensivo Pescara 3-scuola secondaria di 1° grado Mazzini e dall’associazione Scienza Under 18, coordinati dalla professoressa Carla Antonioli. Il titolo del lavoro è “Landscape of Svalbard… for kids – explained by a polar bear”.
Le attività di ricerca sono state incentrate sull’analisi dell’evoluzione dei versanti interessati dal recente ritiro dei ghiacciai e sui processi geomorfologici connessi con i cambiamenti del paesaggio. Focus del progetto è il confronto tra la genesi delle valli delle Isole Svalbard quella delle valli abruzzesi, anche queste modellatesi dopo il ritiro dei ghiacciai negli ultimi 20.000 anni, nell’ultima glaciazione.
Le attività si sono sviluppate in diversi progetti a partire dal 2013; i ricercatori dell’Ateneo dannunziano sono alla loro quarta missione.