Il percorso di candidatura del Parco Nazionale della Majella a Geoparco Mondiale UNESCO è giunto ad uno degli step più importanti.
Dal 20 al 24 luglio due valutatori nominati dal Consiglio dell’UNESCO Global Geopark, il Prof. Jin Xiaochi (Cina) e Ferran Climent (Spagna), saranno in Majella per una missione di valutazione
al fine di verificare l’effettiva notevole valenza dell’area ad iniziare dagli aspetti geologici. Per la Majella il percorso è iniziato dalla primavera 2017 quando il progetto ha anche raccolto l’adesione di una nutrita parte di portatori di interesse locale. Fin da allora, il progetto di candidatura è stato portato avanti grazie alla collaborazione dell’Ordine dei Geologi della Regione Abruzzo, che ha fornito consulenza tecnicoscientifica sotto la supervisione della Prof.ssa Etta Patacca Scandone e il coordinamento del geologo del Parco. A giugno 2018, l’intenzione di candidarsi è stata ufficialmente annunciata al Segretariato IGCP (International Geosciences Programme) dell’UNESCO di Parigi, tramite una lettera di supporto del Comitato Italiano Rete Mondiale dei Geoparchi UNESCO, che aveva precedentemente vagliato la candidatura a livello nazionale. A novembre scorso, il dossier di candidatura è stato sottomesso in via definitiva dalla Commissione Italiana per l’UNESCO con sede in Roma. Punto di forza della candidatura sono i 95 geositi individuati dagli esperti nel territorio del Parco, di cui ben 22 sono di carattere internazionale. La Majella è infatti storicamente meta di geologi di tutto il mondo, i cui studi sono stati pubblicati in centinaia di articoli apparsi su riviste scientifiche a carattere internazionale. Molti dei geositi del Parco sono comunque apprezzabili anche dai non esperti. Infatti, in più casi ne è stata riconosciuta l’alta valenza educativa e geoturistica. Tutto ciò, in combinazione con gli aspetti floristici, faunistici e culturali (eremi, siti archeologici, patrimonio monumentale, tradizioni, attività artigianali, aspetti eno-gastronomici etc.) di rilievo, alla rete di strutture di visita e di percorsi (escursionistici, ippovie, MTB) del Parco, costituisce un ottimo biglietto da visita ai fini dell’ottenimento dell’ambito riconoscimento. Il programma di visita prevede un benvenuto ai valutatori UNESCO presso la Badia di Sulmona, sede del Parco, il pomeriggio del giorno 20 luglio p.v., dove saranno accolti dalle autorità e da rappresentanti delle comunità e dei portatori di interesse locali. Nei giorni successivi sono in programma tre “field trip” per far conoscere loro il territorio con tappe in diversi geositi, nonché presso i centri visita e musei del Parco, oltre che al Museo Geopaleontologico Alto Aventino di Palena, accompagnati da esperti della materia del mondo universitario e della ricerca scientifica, del mondo della libera professione, degli enti pubblici tra cui il Parco. Il percorso di candidatura a Geoparco Mondiale UNESCO è stato intrapreso dall’Ente Parco nella ferma convinzione che il territorio ne possa ricevere un forte e positivo impulso per quel che riguarda uno sviluppo economico equo e sostenibile, che già il Parco persegue da anni, contribuendo al miglioramento della situazione socioeconomica locale, oltre ad una rinnovata visibilità internazionale, fornendo altresì occasioni di cooperazione e scambio con i geoparchi mondiali.