Venti forti in arrivo su tutta la penisola per la giornata di oggi lunedì 21 febbraio: l’avviso di condizioni meteorologiche avverse arriva dalla Protezione civile che, d’intesa con le regioni coinvolte, preannuncia una fase di maltempo. Anche in Abruzzo, dalla tarda mattinata di oggi lunedì, si prevedono venti da forti a burrasca dai quadranti occidentali e forti mareggiate lungo le coste esposte.
È allarme per l’arrivo del maltempo con vento forte che rischia di provocare danni ed incendi in un inverno caldo e siccitoso segnato da precipitazioni più che dimezzate. È quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’allerta per vento forte in alcune regioni dopo che la tempesta Eunice ha devastato Regno Unito e nord dell’Europa. L’inverno pazzo ha fatto segnare fino ad ora una temperatura superiore di 0.55 gradi rispetto alla media lungo la Penisola con punte di +3 gradi nel nord ovest, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr relativi al mese di gennaio che è stato uno dei più asciutti mai registrati. “È caduta infatti – precisa la Coldiretti – il 56% di acqua in meno con un pesante deficit a livello nazionale e l’allarme siccità nelle campagne. Una situazione preoccupante che – continua la Coldiretti – si vede con la scarsità di neve in montagna e nei livelli di fiumi e laghi a partire dal Po che è in secca come d’estate ma anomalie sono evidenti anche nei grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 12% di quello di Como al 28% del Maggiore mentre il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca è sceso a -3,03 metri, più basso che a Ferragosto”. “Nei boschi con i terreni secchi, l’arrivo del vento – continua la Coldiretti – ha fatto scattare l’allarme incendi in netto anticipo rispetto alla normalità ma preoccupa anche la situazione nelle città dove il degrado del verde urbano lo rende particolarmente vulnerabile all’arrivo delle forti raffiche. Dall’analisi della Coldiretti sul rapporto 2021 dei vigili del fuoco si rileva che sono stati necessari ben 54mila interventi nell’ultimo anno per la presenza di alberi pericolanti nelle città italiane. Le piante – conclude Coldiretti – cadono per la scelta di essenze sbagliate per il clima, il terreno o la posizione, ma anche per gli errori sulle dimensioni e sul rispetto delle distanze per un corretto sviluppo delle radici, ma soprattutto per la mancanza di manutenzione adeguata con potature eseguite senza la necessaria professionalità