Mare sporco: H2O e PRC criticano l’Arta. ” Amicone si dimetta”.
Maurizio Acerbo del Partito della Rifondazione Comunista chiede le dimissioni del direttore dell’Arta Mario Amicone e il Forum H2O Intervenendo sulla vicenda dell’inquinamento del mare a Pescara e Francavilla afferma che solo grazie ai giornalisti si è scoperto che esiste un referto dell’agenzia regionale per l’ambiente più recente, risalente a luglio 2015 sul depuratore di Fosso Pretaro di Francavilla al Mare con dati ancora più preoccupanti.
I dati sono stati spediti agli enti interessati dopo un mese e mezzo dal giorno in cui è avvenuto il campionamento. “ Oggi- si legge in una nota – dopo il danno del divieto di balneazione, forse la situazione sarà anche migliorata ma prendiamo atto che da giorni i liquami vengono trasferiti in altri depuratori con costi enormi per la collettività. Crediamo che la posizione dell’ARTA sia ormai del tutto indifendibile visto quanto dichiarato in questi giorni alla stampa dal Direttore Amicone. A nostro avviso vi è bisogno di un radicale cambiamento perchè i fiumi e il mare abruzzese non possono certo essere risanati se gli enti di controllo e di gestione, come l’ACA, operano in questo modo”.
Maurizio Acerbo del Partito della Rifondazione Comunista chiede le dimissioni del direttore dell’Arta Mario Amicone.
“In queste settimane si è giustamente parlato di dimissioni del sindaco Alessandrini, ma credo che siano ancor più urgenti quelle di Mario Amicone che ha sempre dichiarato che non era il depuratore la causa dei problemi di balneazione. I dati dell’Arta smentiscono il suo direttore. Esce confermato, invece, quanto avevo sostenuto nei giorni scorsi ritenendo poco plausibili le acrobatiche dichiarazioni di Amicone sulle rotture di una conduttura in mare come causa dell’inquinamento. Ricordo – prosegue Acerbo – che avendo il sottoscritto reso noto quanto riferito da un tecnico dell’Arta, cioè che il depuratore di Fosso Pretaro “funziona malissimo”, il direttore Amicone aveva minacciato sulla stampa provvedimenti disciplinari contro la “spia” e negato l’evidenza. D’altronde non ci voleva uno scienziato per capire che se il depuratore funziona a dovere essendo l’acqua depurata anche in caso di rottura della condotta non ci sarebbe un grave impatto sulla balneabilità come quello registrato all’altezza di Fosso Pretaro. Come Rifondazione Comunista e Forum Acqua avevamo fatto notare che gli unici dati ARTA disponibili on line relativi al marzo 2015 evidenziavano un gigantesco superamento dei limiti proprio relativamente all’Escherichia Coli nel depuratore di Fosso Pretaro.Avevamo denunciato il fatto che nonostante una legge del 2010 lo prevedesse non erano disponibili su internet i dati sui singoli depuratori chiedendo all’Arta di pubblicarli. Ora i dati vengono fuori e dimostrano che Amicone ha raccontato un sacco di fesserie. Ho sempre contestato –conclude Acerbo – la nomina da parte di Chiodi di Mario Amicone a direttore generale dell’ARTA e la sua riconferma daparte di D’Alfonso. Non si può affidare l’ARTA a un esponente politico perché ha indirizzato le preferenze in una direzione o l’altra o perché parla al telefono con Lavitola. Compito del direttore dell’Arta è assicurare alla cittadinanza controlli ambientali adeguati e corretta informazione sui rischi”.