La dichiarazione dello stato di calamita’ naturale e’ la misura che la Giunta regionale chiedera’ al Governo a seguito della violenza delle mareggiate dell’1,2 e 3 febbraio scorsi che hanno interessato la quasi totalita’ della costa abruzzese.
Nelle ore immediatamente successive all’ondata di cattivo tempo sono stati svolti sopralluoghi sia da parte del Vice Presidente Lolli che dai tecnici della struttura regionale delle Opere Marittime che stanno provvedendo a redigere apposite stime valutative dei danni che faranno da supporto alla richiesta dello stato di calamita’ naturale. Allo stato, risulta assolutamente necessario ripristinare le condizioni di massima sicurezza ed eliminare potenziali rischi per la pubblica e privata incolumita’, soprattutto in aree interessate da strutture balneari e piste ciclabili e, pertanto la Giunta regionale con ulteriore atto attivera’ una procedura di emergenza per programmare ed avviare le opere urgenti da realizzare al fine di evitare-contenere nuovi danni. Si prevede, inoltre, di effettuare ripristini di arenili al fine di ricostituire i livelli degli arenili per garantire la difesa della costa e l’utilizzo turistico-balneare. Contemporaneamente e per far fronte alle esigenze piu’ immediate per ripristinare condizioni di tutela della pubblica incolumita’ e garantire il minimale ripristino delle situazioni piu’ gravi la Giunta regionale nella giornata di domani approvera’ anche un ulteriore atto con il quale si mettono a disposizione le prime risorse, quantificate in circa 2,3 milioni di euro. Interventi di assoluta urgenza sono stati individuati per i Comuni di: Martinsicuro (284.000 euro), Alba Adriatica (300.000), Roseto degli Abruzzi (200.000), Pineto (500.000) e Silvi (170.000) per la provincia teramana e per i Comuni di Francavilla (270.000) e Casalbordino (500.000) per la provincia chietina, oltre ad altre situazioni in via di verifica. Una problematica, quella della erosione costiera, che e’ stata affrontata dalla regione Abruzzo attraverso piu’ profili. In termini complessivi con l’avvio di uno studio del fenomeno con il progetto “Ancora – Analisi di rischio della fascia Costiera della Regione Abruzzo” – in collaborazione con l’Universita’ dell’Aquila, Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile Architettura e Ambientale e Sapienza Universita’ di Roma, Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile, Ambientale i cui risultati saranno consegnati nei prossimi mesi; in termini immediati attraverso interventi diretti con risorse a valere sul Masterplan per 3,9 milioni di euro che vede come soggetti attuatori i Comuni di: Pineto (950.000 euurro), Giulianova (400.000), Silvi (500.000), Francavilla al Mare (950.000), Casalbordino (400.000) e Ortona (700.000) a cui si aggiungono ulteriori interventi programmati ed eseguiti direttamente dal Servizio Opere Marittime della Regione Abruzzo.