Martinsicuro, maxisequestro di beni alla criminalità

La Questura di Teramo ha inflitto un duro colpo alla criminalità a Martinsicuro e sul litorale. Beni mobili, immobili e quote societarie sequestrati a soggetti albanesi, noti per vari reati messi a segno sul territorio

Più precisamente, personale della Divisione Anticrimine e della Squadra Mobile della Questura di Teramo, dopo una lunga indagine, ha dato esecuzione al decreto di sequestro, emesso dal Tribunale di L’Aquila – Sezione Misure di Prevenzione, di n. 2 locali commerciali e relativa area urbana di pertinenza di circa 1.500 mq, ubicati a Martinsicuro, oltre alla totalità delle quote e l’intero patrimonio aziendale di 3 società dedite al commercio di veicoli.

Sono state, inoltre, sequestrate autovetture di lusso come una Porsche di alto valore. I beni sono riconducibili, scrivono gli investigatori, ad un sodalizio criminale capeggiato da soggetti di nazionalità albanese ben radicati nel territorio. Costoro annoverano numerosi precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio, quali rapine, furti di autovetture, con particolare predilezione per quelle di grossa cilindrata, che poi venivano rivendute per lo più all’estero e spaccio di sostanze stupefacenti.

Spesso tali azioni delittuose, spiega la nota del questore Carmine Soriente (nella foto), erano caratterizzate da episodi di violenza, adoperata senza scrupoli ed in maniera cruenta nei confronti di chiunque si opponesse alle regole ed agli ordinativi del clan.

Il valore dei beni sequestrati, proventi di tali azioni criminose, ammonta a diverse centinaia di migliaia di euro.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.