Giorgia Meloni a L’Aquila rivendica la rilevanza della sua candidatura nella città: “Si tratta di un simbolo del nostro buon governo”
“C’è una ragione a diventare il parlamentare di L ‘Aquila: è un simbolo del governo di Fdi”. Lo afferma la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, nel suo intervento sul palco dell’Aquila. “Non abbiamo Toninelli e Azzolina ministeri: abbiamo una classe dirigente di chi fa politica da quando erano ragazzini. Perché la sinistra ha bisogno di dipingerci come mostri? Per me” -ha aggiunto- “perché hanno un problema a dire cosa vogliono fare per l’Italia. Stanno al governo da 10 anni e gli italiani hanno visto come si comportano”.
E rispondendo alle parole di Giuseppe Conte che ha criticato la scelta di togliere il reddito di cittadinanza: “Quando Fratelli d’Italia ha realizzato il suo progetto che è quello di osare e fare assistenza verso chi non può lavorare e di favorire chi è in condizioni di lavorare ad avere un posto di lavoro, non ci sarà in Italia nessuna rivolta, nessuna rivoluzione”. “Sento parlare ogni giorno di ragioni per le quali gli italiani dovrebbero scendere in piazza – ha aggiunto -. Per quello che vedo io, gli italiani scendono in piazza per partecipare ai nostri comizi e non ho visto quelli degli altri. Per cui possono fare tutto l’allarmismo che vogliono, perché non hanno altro da dire. Perché se potessero spiegare quello e che contengono i loro programmi oppure se potesse osare conto di quanto fatto in questi anni di governo parlerebbero di tutto ciò che non di noi”.
“Importante mettere un tetto del gas” . Così la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, in merito al caro-bollette. “Il problema dell’aumento del gas – ha spiegato a margine di un comizio all’Aquila – attualmente non è legato a una maggiorazione del prezzo da parte della Russia. Ma è legato al fatto che la Russia ovviamente ci gioca perché sa che fa aumentare la speculazione sul gas”. “Quindi – ha aggiunto – se l’Europa mette un tetto del gas, come il governo italiano sta chiedendo e come noi stiamo supportando dall’opposizione, la domanda dell’aumento in parte si risolve. Mentre, se noi non mettessimo un tetto del gas e puntassimo tutto sul calmierare le bollette, 30 miliardi di cui parla Matteo Salvini con uno scostamento di bilancio, rischiano di non bastare e, comunque, il problema sono soldi che stiamo dando alla speculazione. Quindi, io credo che la domanda si deve risolvere in un’altra maniera Sul tetto al prezzo del gas siamo d’accordo tutti, meno l’Olanda e la Germania che hanno interessi nazionali”. “Dopodiché – ha proseguito – a livello nazionale la misura che possiamo trovare già lunedì, se non lo fa immediatamente l’Europa, di separare il prezzo dell’elettricità e il prezzo del gas. Si parla di una spesa di 3-4 miliardi secondo i nostri studi”.