Mense scolastiche a Pescara: riconfermate le tariffe contestate, Pd sul piede di guerra

Tariffe delle mense scolastiche non aggiornate al Comune di Pescara. Nonostante fossero state accolte le richieste di opposizione e dei genitori, il gruppo consigliare del Pd viene a scoprire che le modifiche non sono state deliberate.

Mesi e mesi di battaglia, con tanto di Consiglio Comunale Straordinario e un comitato spontaneo di genitori per chiedere tariffe delle mense scolastiche più eque. Alla fine, per bocca dell’ex assessore Gianni Santilli, le richieste sono state accolte, al di là del contenzioso in atto tra le due ditte che si contendono il servizio. Tutto bene quel che finisce bene, dunque, e invece no perché da un’interrogazione del gruppo consigliare del Pd giunge la risposta del dirigente che spiazza tutti. Le tariffe che saranno applicate da gennaio prossimo sono identiche a quelle che tanto hanno fatto arrabbiare i genitori, limite i Isee non più elevato a 30 mila euro, ma lasciato a 22, con una media di 6 euro a pasto e relativo salasso per chi ha più figli che rischia di pagare anche quasi 20 euro al giorno per farli mangiare. Semplice dimenticanza o illusione preelettorale? Visto che la concessione è stata garantita a pochi mesi dal voto:

“Vorrei sperare che si sia tratta da una dimenticanza – precisa il Consigliere Comunale del Pd Piero Giampietro – in ogni caso si è ancora in tempo per porre rimedio ed è per questo che ci rivolgiamo al neo assessore Valeria Toppetti e al sindaco Masci affinchè provvedano a disporre l’imediato aggiornamento delle tariffe, lo ribadiremo nei prossimi gioni in Conisglio Comunale, in caso contrario pronti a fare nuovamente le barricate insieme ai genitori. Qui si parla di scuola pubblica – conclude Giampietro – a tutti vanno assicurati i giusti diritti.”