Una microalga “potenzialmente tossica” è stata rilevata dall’Arta, Agenzia regionale per la tutela ambientale, in tre punti della costa vastese. Il sindaco Francesco Menna ha emesso due divieti di balneazione e di frequentazione della spiaggia
Nell’ambito dei controlli routinari effettuati sulle acque di balneazione nel corso della prima settimana di agosto, Arta Abruzzo ha riscontrato valori di proliferazione di “Ostreopsis Ovata”, microalga potenzialmente tossica, in tre punti di prelievo antistanti il lungomare vastese. In particolare, in località Vignola, dove sono state riscontrate concentrazioni elevate, pari a 34mila cellule per litro, tali da far scattare la fase emergenziale. Meno impattanti le fioriture dell’alga in corrispondenza degli altri due punti di campionamento, con valori di 26mila cellule per litro in zona “Fosso Lebba” e di 4mila cellule per litro in zona “contrada Torricella”.
Il sindaco Francesco Menna ha firmato due ordinanze sindacali per il divieto temporaneo di balneazione e di frequentazione della spiaggia nelle aree denominate “200 metri sud Punta Vignola” e “800 m Sud fosso Lebba”.
“Abbiamo provveduto immediatamente a effettuare le analisi suppletive – spiega il direttore generale di Arta Abruzzo Maurizio Dionisio – e già nelle prossime ore avremo i valori aggiornati di concentrazione dell’alga. In ogni caso, nelle prossime settimane l’Agenzia innalzerà il livello di guardia e intensificherà i controlli per monitorare costantemente l’evoluzione delle fioriture e la loro estensione”. Nel corso della giornata, Arta ha inoltre effettuato un ampio monitoraggio per valutare l’estensione dell’area interessata, campionando in prossimità di Punta della Lotta, della zona antistante contrada Vignola e nei pressi del Monumento alla Bagnante. A favorire la fioritura dell’ostreopsis ovata, i lunghi periodi di stasi delle correnti marine, tipici a luglio e agosto, temperature dell’acqua superiori ai 22-23 gradi Celsius e le concentrazioni elevate di azoto e fosforo provocate da attività antropiche.
“Solo in presenza di fioriture e di condizioni meteo-marine che favoriscono la formazione di aerosol marino, come forti venti, mareggiate e burrasche – sottolinea Dionisio – si possono presentare episodi di malessere nei bagnanti o nelle persone che stazionano lungo il litorale. La tossicità di questa alga, infatti, è legata alla sua nebulizzazione che ne favorisce l’inalazione. Pur non potendo sottovalutare l’azione del moto ondoso su scogli e ciottoli in prossimità delle fioriture – conclude il direttore Arta – allo stato la presenza della microalga non desta particolare preoccupazione”.