Migranti: Anci Abruzzo, la prima accoglienza sia a carico dello Stato

Questa mattina a Roma i Comuni italiani si sono confrontati sulle numerose criticità legate all’accoglienza migranti, che a fronte dei numeri in costante aumento, necessita di una risposta di sistema, strutturata e strutturale

A oggi i Comuni, nonostante le difficoltà, sono infatti riusciti a garantire una rete di sostegno che non ha lasciato nessuno indietro, ma le sovrapposizioni di ruolo e competenze, soprattutto in tema di minori non accompagnati, la questione della cosiddetta “fuori quota”, l’assenza di una vera e propria rete di accoglienza diffusa, rendono necessario un netto cambio di rotta del Governo.
Per questo i Comuni italiani, per il tramite dell’Anci, hanno avanzato all’esecutivo tutta una serie di soluzioni immediate, che si sono concretizzate in apposite proposte di modifica alla normativa vigente.

«Nel corso dell’incontro odierno è emerso con forza come il fenomeno migratorio interessi tutti i Comuni italiani e come le criticità siano le stesse per tutti i territori», ha sottolineato il presidente dell’Anci Abruzzo, Gianguido D’Alberto. «Da qui la richiesta, univoca, al Governo, di superare le zone grigie, in particolare sull’accoglienza di primo livello, di competenza statale, di rafforzare e strutturare complessivamente il sistema di accoglienza e integrazione (Sai) previsto dalla normativa, di affrontare in maniera seria la questione dei “fuori quota”, senza dimenticare mai che stiamo parlando di persone e non di numeri.»

Nello specifico i Comuni chiedono con forza al Governo di attivare subito centri di prima accoglienza per minori non accompagnati, esclusivamente a carico e sotto la responsabilità del Ministero dell’Interno, in tutte le regioni, l’inserimento in accoglienza Sai e in tutti gli altri centri autorizzati dalle Prefetture territoriali di tutti i minori non accompagnati in uscita dai centri di prima accoglienza, il rafforzamento dei Sai con la stabilizzazione della rete, l’ampliamento dei posti disponibili, la semplificazione dei meccanismi di ingresso e ampliamento della rete, meccanismi di incentivi a favore dei Comuni.

«I Comuni continuano a fare la loro parte con responsabilità», conclude il presidente Anci Abruzzo, «ma pretendono la stessa assunzione di responsabilità da parte del Governo, per non mettere in difficoltà la tenuta sociale delle città e delle comunità.»