E’ stata rinviata al prossimo 6 giugno l’udienza preliminare del processo per minacce e vessazioni ai danni dei due principali teste d’accusa per l’inchiesta sui furbetti del cartellino a “Provincia Ambiente” a Pescara.
Questa mattina, davanti al Gup Francesco Marino, i legali dei due imputati, Angelo Bucci e Gianluca Pretara, hanno chiesto ed ottenuto il rinvio ad una data successiva l’udienza del 30 maggio, quando è attesa la sentenza per i 13 imputati accusati di truffa e falso per una vicenda risalente al 2017, posta all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria, dal dipendente Gabriele Frisa su presunti e frequenti casi di assenteismo dal luogo di lavoro. “Tu sei un morto che cammina” è solo una delle tante ingiurie e minacce che Gabriele Frisa, insieme al collega Massimiliano Silvani, hanno denunciato all’indomani dello scandalo sui furbetti del cartellino. Ancora oggi, nonostante ben due processi in corso, i due continuano ad essere oggetto di minacce e vessazioni:
“Siamo stati costretti – riferisce Gabriele Frisa – perfino a cambiare postazione per mantenere le distanze dai soliti soggetti senza che i vertici aziendali ci abbiano mai tutelato.”
Questo procedimento è seguito dal Pm Andrea Di Giovanni, mentre l’indagine principale dal Pm Andrea Papalia, e vede tra gli imputati diversi dipendenti che eludevano i controlli, tornando spesso a casa, piuttosto che effettuare il controllo degli impianti termici. Ricordiamo che la “Provincia Ambiente”, che ha come socio unico la Provincia di Pescara, è la società che si occupa della verifica delle caldaie su tutto il territorio.