Creare un ecositema secondario, realizzando un’ansa nel laghetto, che permetterebbe il ripristino della fauna, garantendo la preservazione in vita della colonia delle tartarughe attualmente presenti all’interno del Parco della Libertà.
E’ questo il progetto, ideato dall’associazione Nuovo Saline per tutelare le oltre 40 tartarughe presenti all’interno del parco gestito dal Dog Village, oggi a rischio a causa della mancanza di flora e fauna necessari al loro nutrimento.
«Quando l’associazione Nuovo Saline ci ha illustrato l’attuale situazione che stava interessando le tartarughe presenti nel parco – sottolinea l’assessore al Benessere Animale, Deborah Comardi – non abbiamo esitato nemmeno un istante nel manifestare il nostro appoggio. Abbiamo pertanto deliberato in Giunta di stanziare un piccolo contributo, sufficiente per la realizzazione del progetto e quindi il mantenimento di questo piccolo paradiso delle tartarughe».
Gli esemplari delle tartarughe presenti nel parco appartengono alla famiglia delle tartarughe americane, originaria delle acque degli Usa, tra la Virginia meridionale e la Florida settentrionale. Esse sono onnivore. L’analisi e il monitoraggio del sito all’interno del parco montesilvanese, condotto dall’associazione Nuovo Saline, ha riscontrato come siano spariti, nel tempo, prima i pesci presenti, poi le rane ed infine le essenze arboree acquatiche, ovvero tutto ciò che rappresenta il nutrimento delle tartarughe presenti. Il rischio, considerato anche che sono stati documentati diversi esemplari in fase riproduttiva e di deposizione delle uova, è che possano spingersi oltre i confini del Parco delle Libertà e raggiungere il vicino fiume Saline. L’idea è quindi quella di chiudere un’ansa del laghetto per contenere gli esemplari, attraverso un sistema di reti metalliche, con maglie di misura adeguata. Nel frattempo l’associazione ha anche realizzato una zattera, utilizzando il legno di alcuni bancali, una stuoia sempre di legno e delle grandi bottiglie utilizzate dai dispenser dell’acqua, dove le tartarughe possono posizionarsi per favorire la loro digestione, una volta uscite dall’acqua.
«Fortunatamente un lieto fine per la sopravvivenza delle tartarughe Guance Gialle (Trachemys scripta scripta) presenti nel laghetto del Parco della Libertà – sottolinea Gianluca Milillo, presidente dell’associazione-. Grazie al provvidenziale intervento del Comune di Montesilvano sarà possibile reperire i materiali necessari per costruire il sito di contenimento, che permetterà di conservarle in vita. Il rispetto che si deve alla vita animale è dovuto in quanto “vita”. Cercare soluzioni ecologicamente compatibili preservando la biodiversità locale è la sfida a cui Nuovo Saline Onlus ha risposto. L’Amministrazione comunale ha dimostrato grande sensibilità rendendo possibile questo epico salvataggio che genererà il primo sito comunale di recupero delle tartarughe alloctone dulciacquicole del Comune di Montesilvano».