3 anni ed 8 mesi di condanna per omicidio stradale e revoca della patente a vita. È la sentenza che il Gup di Teramo, dott. Lorenzo Putenzano, ha inflitto al 33enne Alessandro Di Giacinto: la sera del 3 novembre del 2019 a Montorio, in stato di ebbrezza, causò un incidente frontale in cui perse la vita una 87enne.
Il verdetto arriva su rito abbreviato, come richiesto dalla difesa dell’imputato, ed è maggiore di quanto avesse richiesto il Pubblico Ministero nelle fasi preliminari (2 anni in carcere). L’imputato aveva già scontato una recidiva per stato di ebbrezza in passato.
Ad interpretare un ruolo importante nel processo è stata l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Odv, presieduta da Alberto Pallotti e rappresentata, nell’occasione, dall’avvocato Walter Rapattoni (nella costituzione come parte civile).
L’imputato si sarebbe, inoltre, messo alla guida in condizioni di visibilità ridotta, data la pioggia.
Il presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada ODV, Alberto Pallotti, che da anni si batte per la sicurezza sulle strade e per pene più severe per chi si macchia di omicidio stradale, è soddisfatto per quanto avvenuto in aula a Teramo: “La presenza dell’associazione nel processo ha portato ad accordare una condanna all’imputato che è il doppio di quanto richiesto dal PM. Ritirare la patente a vita all’imputato è stata una decisione giusta: chi uccide non deve più disporne”.