Morro d’Oro: bimba si addormenta su scuolabus, trovata ore dopo

È successo di nuovo: una bimba si addormenta sullo scuolabus e la ritrovano ore dopo nella rimessa. Questa volta è accaduto a Morro d’Oro (Teramo); operatori sospesi

La bimba, appena tre anni, si era addormentata sullo scuolabus diretto verso la scuola materna. Dopo cinque ore la piccola è stata trovata nella rimessa degli scuolabus.

Ad accorgersi che la bambina era sparita è stata la madre che non l’ha trovata all’uscita di scuola, alle 13. Le maestre hanno detto alla madre che la figlia non era entrata in classe, la donna ha subito lanciato l’allarme. Le ricerche sono scattate immediatamente, la piccola è stata trovata in lacrime, ma in buone condizioni, a bordo del pulmino parcheggiato nel deposito. I successivi controlli medici all’ospedale di Giulianova hanno escluso conseguenze gravi.

La sindaca di Morro d’Oro, Romina Sulpizii, ha annunciato che verranno presi dei provvedimenti nei confronti del personale responsabile del mezzo.

«Per fortuna la bimba sta bene, ma la vicenda è inaccettabile», commenta la sindaca di Morro d’Oro, Romina Sulpizii. «Stamattina abbiamo incontrato i responsabili delle due cooperative che gestiscono il servizio, per cui lavorano l’autista e l’assistente che erano sul pulmino. Le coop stanno eseguendo accertamenti interni, nel frattempo gli operatori coinvolti sono stati sospesi.»

Prima di Morro d’Oro, due vicende simili sono accadute negli ultimi 18 mesi nel Teramano: a giugno del 2023 un altro bimbo di tre anni fu dimenticato sullo scuolabus per otto ore a Campli e la Procura di Teramo aprì un’indagine per abbandono di minori.
Nel marzo scorso una bambina di 4 anni è stata involontaria protagonista di analoga vicenda in un comune della Valle del Fino.

«Al di là dei singoli casi e degli operatori coinvolti», aggiunge la sindaca di Morro d’Oro, «è necessario intervenire in maniera strutturale, affinché vicende come questa non accadano più. Stiamo parlando di un servizio importante per la comunità che richiede la massima tutela dei minori: serve un protocollo. Per questo abbiamo chiesto alle aziende di riorganizzare il servizio con modalità tali da garantire maggiore attenzione, valuteremo nei prossimi giorni eventuali conseguenze sull’appalto.»