Morte Alina Cozac: affidata la superperizia, prossima udienza a luglio

Da una possibile sentenza, la scorsa udienza, al ritorno al punto di partenza per stabilire ogni oltre ragionevole dubbio se ad uccidere la quarantenne rumena Alina Cozac sia stato un malore o un’asfissia meccanica violenta da parte dell’unico imputato, il compagno Mirko De Martinis.

Dopo l’annuncio di una superperizia questa mattina, in Corte d’Assise a Chieti, l’affidamento dell’incarico al Dottore Roberto Testi, Direttore del Dipartimento di Medicina Legale di Torino che sarà coadiuvato dall’anatomopatologo Stefano Taraglio. Dopo il giuramento in videoconferenza dal Tribunale piemontese, definiti anche i dettagli del lavoro che sarà eseguito. Il 5 maggio una prima riunione con i periti di parte, due per la pubblica accusa e due per la difesa e poi 60 giorni di tempo per rispondere a ben 7 quesiti posti dal collegio dei giudici presieduto da Guido Campli. Natura della lesività sul collo della vittima; natura dell’enfisema polmonare se massivo o microbolloso; rilievi istologici; carenza di cianosi; rilevanza della lingua serrata; chiarezza sull’Asfissia Meccanica Violenta e da qui capire se la congestione della milza può essere compatibile con quello che la pubblica accusa ritiene trattarsi di uno strangolamento. Le sorti di questo processo si giocano, dunque, tutte su basi prettamente scientifiche. Troppo discordanti le conclusioni alle quali sono giunti i periti dell’accusa e quelli della difesa per stabilire la colpevolezza o meno del De Martinis. La prossima udienza fissata per il 16 luglio, molto probabilmente a Pescara dove il presidente Campli potrebbe chiedere l’applicazione per ragioni tecniche.