Morte Alina Cozac: sentenza rinviata al 31 marzo

E’ terminata intorno alle 17:30 l’udienza fiume in Corte d’Assise a Chieti, l’ultima in programma, nel processo per la morte della 40enne rumena Alina Cozac e per la quale il compagno Mirko De Martinis è ritenuto dall’accusa il responsabile. Sentenza rinviata al 31 marzo.

Una lunga giornata al Tribunale di Chieti, in Corte d’Assise, per quella che doveva essere l’ultima udienza  del processo per la morte della 40enne rumena  Alina Cozac, avvenuta il 22 gennaio del 2023 nella sua casa di Spoltore. Definita inizialmente come  decesso  naturale, a seguito dell’esito dell’esame autoptico effettuato da Ildo Polidoro, sono emersi indizi su un possibile omicidio. Unico imputato, la sola persona presente al momento del fatto, il suo compagno Mirko De Martinis. In questi mesi di udienze si è molto dibattuto su quelle che potevano essere le cause e sul possibile movente. Da una parte, come ricordato in maniera approfondita oggi nella requisitoria prima del Procuratore Capo di Pescara Bellelli, e poi dalla Pm Anna Rita Mantini, prove concrete di un asfissia meccanica violenta, uno strangolamento, dall’altra un movente chiaro dato dalla profonda crisi nel rapporto, e la conseguente precisa volontà della vittima di trasferirsi altrove, a Teramo, nello specifico, da un’amica. Da questo quadro la richiesta di ergastolo per il De Martinis. Da parte della difesa, in un’arringa durata quasi 5 ore, l’evidenza scientifica, data dai consulenti di parte, dell’assenza di tracce di morte violenta, piuttosto di un decesso causato da un forte malessere già accusato ore prima del decesso poi avvenuto nella notte. Forti perplessità anche sul movente, crisi di coppia si, ma non a tal punto da scatenare una furia omicida da parte di un soggetto, secondo quanto stabilito dalla difesa, assolutamente pacifico e per nulla violento, da qui la richiesta di assoluzione perché il fatto non sussiste. Il presidente della corte Guido Campli, vista l’ora tarda, e vista la necessità di consultare ulteriori memorie, ha deciso di rinviare la sentenza il prossimo 31 marzo dopo le eventuali repliche dell’accusa.

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Luca Pompei: