Morte Messina Denaro: all’obitorio per pregare il boss, suore mandate via

Tre monache benedettine di clausura del monastero dei Santi Cosma e Damiano di Tagliacozzo sono state mandate via dall’obitorio dell’ospedale dell’Aquila, dove si erano recate per pregare davanti alla salma di Matteo Messina Denaro

«Ci hanno mandato via», hanno raccontato le tre suore al Corriere.it.

I fatti risalgono a ieri mattina. È stata la polizia a non far entrare all’obitorio le tre benedettine, intenzionate a pregare per il boss Matteo Messina Denaro.

«Volevamo pregare per lui, malgrado tutto, perché è pur sempre un figlio di Dio», hanno dichiarato le tre religiose.

Madre Donatella, suor Emanuela e suor Teresa Benedetta sono arrivate intorno alle 11 all’ospedale San Salvatore dell’Aquila per una visita oculistica a cui doveva sottoporsi la più anziana, superiora del convento. Dopo la visita, prima di uscire dalla struttura sanitaria, hanno raggiunto l’obitorio.

«Sapevamo che c’era la salma di Matteo Messina Denaro e volevamo pregare per lui, malgrado tutto. La polizia però non ci ha fatto entrare», raccontano le donne, dicendo di non sapere che era in programma
l’autopsia sul corpo del boss mafioso e che l’ospedale era rimasto blindato per quasi due mesi. «Sappiamo benissimo chi è stato e i reati che ha commesso, ma è pur sempre un figlio di Dio. Gli è stato negato il funerale religioso, va bene. Ma ricordatevi che ogni anima ha diritto ad essere salvata», hanno concluso parlando con il quotidiano digitale.

Anna Di Giorgio: