A causare la morte di Veronica Costantini, 32 anni, di Montesilvano (Pescara), è stata una encefalite herpetica.
E’ quanto emerso dall’autopsia, disposta dal pm Andrea Papalia ed eseguita questa mattina dal medico legale Cristian D’Ovidio, sul corpo della donna deceduta nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Pescara il 6 aprile scorso. Nello specifico Costantini è stata colpita da un edema cerebrale massivo per encefalite da herpes simplex di tipo 1, che non le sarebbe stata subito diagnosticata. Dal corpo della donna è stato prelevato del liquido cefalorachidiano, che servirà per ottenere ulteriori conferme attraverso altre analisi di laboratorio. Saranno compiuti degli esami, inoltre, anche sullo stesso encefalo. Il perito avrà 60 giorni di tempo per depositare la sua relazione conclusiva. La giovane vittima il primo aprile scorso aveva avuto un malore ed era stata trasportata all’ospedale di Pescara dal 118. Dopo poche ore era stata dimessa, ma nei giorni successivi le sue condizioni erano peggiorate ed era stata nuovamente ricoverata, prima nel reparto di Malattie infettive e poi in Neuropsichiatria, dove ha avuto una crisi epilettica. Trasferita in Rianimazione, è deceduta il 6 aprile. Quattro medici sono indagati con l’accusa di omicidio colposo. La famiglia della donna, tramite l’avvocato Anthony Aliano, ha presentato un esposto in Procura, per chiedere di accertare se siano stati commessi errori o sottovalutazioni. Parallelamente all’operato della magistratura, l’assessore alla Salute della Regione Abruzzo, Nicoletta Verì, ha attivato il Servizio Ispettivo del Dipartimento Salute e Welfare della Regione per acquisire ulteriori elementi su quanto accaduto.