Prosegue il tour nazionale della UGL su “La sicurezza è il tuo futuro” organizzato dal Sindacato, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e per presentare i dati emersi nel Report 2022
Secondo uno studio pubblicato dall’UGL, nel 2022, 16 i decessi, con un lieve decremento per lo stop a causa del covid. Ma con la ripresa delle attività, nel 2023 fino a marzo 11 i morti e altri due decessi in aprile. Il settore più colpito è quello della edilizia, con l’Abruzzo che si colloca, per incidenza degli infortuni mortali, al 14esimo posto in Italia. Controlli e prevenzione per evitare che si continui a morire, lo chiede ad alta voce la Ugl per bocca di Gianna De Amicis segr.reg. Gli incidenti si verificano soprattutto nel settore dell’edilizia, nei cantieri della ricostruzione. Il tour proseguirà anche in altre regioni per sensibilizzare istituzioni, imprenditori e lavoratori stessi.
“L’Abruzzo, per incidenza infortunistica calcolata per milione di occupati, è, con un indice di 33, due punti sotto la media nazionale. Nel 2022, gli infortuni mortali nei luoghi di lavoro, escluso quelli in itinere, sono stati 16. Un numero comunque molto significativo, anche in rapporto agli occupati di poco superiori a 484 mila unità. Le province di Teramo (cinque infortuni mortali per quasi 120 mila occupati, con una incidenza di 41,8 punti ed un posizionamento nella graduatoria nazionale al 39° posto) e di L’Aquila (4 infortuni mortali; l’incidenza, per effetto dei circa 109 mila occupati, è di 36,8 con posizionamento al 46° posto) sono quelle più a rischio. Al di sotto della media nazionale, sono Chieti (60° posto; 4 infortuni per 139 mila occupati e incidenza al 28,8) e Pescara (68° posto; 3 infortuni mortali per circa 117 mila occupati e incidenza pari a 25,7)”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL.
“Occorre – conclude il sindacalista – un deciso impegno delle Regioni, per quanto di loro competenza, a iniziare da un rafforzamento dei controlli a tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, anche attraverso il coinvolgimento degli enti locali, fondamentali per intercettare il lavoro sommerso nel commercio, nell’edilizia e nell’agricoltura”.