Mosac L’Aquila: ” Si al patto di controllo di vicinato, ma vanno rafforzati gli organici delle FF.OO.”

Il Sindacato Autonomo dei Carabinieri Mosac, a L’Aquila, benedice l’accordo di partecipazione dei cittadini al controllo del territorio, ma questo non significa che sia meno necessario rafforzare gli organici delle Forze dell’Ordine.

Le precisazioni in una nota a firma di Roberto Di Stefano legale rappresentante del Movimento Sindacale Autonomo dei Carabinieri che spiega nel dettaglio:

“Se il patto di controllo di vicinato appena firmato dalle parti sociali e dalle istituzioni è uno strumento che avvicina i Cittadini a un effettivo concetto di sicurezza partecipata, è altrettanto reale che solo le Forze dell’Ordine ne sono i protagonisti nelle attività investigative e operative” dichiara Roberto Di Stefano, sindacalista del MOSAC, il Movimento Sindacale Autonomo Carabinieri, “Già nel febbraio 2023 indicai quali potevano essere le condizioni per favorire la percezione di una effettiva sicurezza nei nostri centri; intervento per il quale, tra l’altro, ho subito un procedimento disciplinare, ma questo poco importa, fa parte di un passato di incomprensione dell’importanza dello strumento sindacale, puntualizza come sia necessario e basilare che i rappresentanti dei Lavoratori del Comparto Sicurezza e Difesa esprimano un punto di vista effettivo. Ripetendo le parole di quell’intervento, rafforzo l’idea che videosorveglianza, classificazioni acustiche, esigenze dei cittadini e degli esercenti attraverso patti specifici, possono essere affrontati solo con personale adeguato nel numero, nella formazione e nella partecipazione di tutte le Forze in campo, senza mai dimenticare che vanno coinvolti anche i giovani per limitare quelle degenerazioni che causano questo fenomeni disgregativi”.

“Le continue operazioni e controlli specifici che stiamo leggendo tutti sugli organi di informazione per le quali dobbiamo tutti ringraziare il sacrificio delle donne e degli uomini delle forze dell’ordine, sebbene appaiano  di pura azione repressiva, devono sempre inquadrarsi in una ottica di partecipazione al mantenimento di un tessuto sociale che permetta un ambiente civile e di prevenzione contro quegli atti di violenza e di spaccio di sostanze stupefacenti di cui si sono resi responsabili diversi minorenni e adulti, italiani e di diverse nazionalità, e che inquadra il fenomeno come trasversale e non identificabile in ambienti o etnie specifiche, nonché l’importanza del recupero di quei minori che se abbandonati potrebbero incrementare negativamente la loro condotta criminale“ conclude il sindacalista Di Stefano,  “Una risposta importante data alla comunità Aquilana da parte delle Forze dell’Ordine, conclude Di Stefano, che alimenterà in maniera positiva anche la partecipazione dei Cittadini che in questo modo sentono le istituzioni più vicine e pronte ad ascoltare e cercare di risolvere le criticità che vengono percepite dalla Popolazione; infine un sentito grazie ai Colleghi dei Nuclei Operativi e Radiomobile e delle Stazioni delle nostre Compagnie, a L’Aquila e negli altri centri della provincia, che continuano a dedicare tutti i loro sforzi per accelerare i risultati importanti ottenuti quotidianamente“.