Mosciano: mondo della cultura in lutto, è morto Giuseppe Lisciani

In lutto il mondo della cultura e dell’imprenditoria abruzzese, è morto lo scrittore Giuseppe Lisciani, aveva 81 anni.

Giuseppe Lisciani, 81 anni, scrittore e pedagogista di livello internazionale, fondatore di una casa editrice e di un’azienda di giocattoli educativi, è morto questa mattina: a darne notizia è la sua azienda che in una nota parla di “un vuoto incolmabile” lasciato e di “un’immensa eredità culturale e umana di cui fare tesoro da oggi in avanti”. Lisciani, originario di Notaresco, era laureato in
pedagogia ed è stato insegnante di storia, filosofia, psicologia e pedagogia. Dalla fine degli anni 60′, svolge ricerche pedagogiche, sempre all’avanguardia, presso l’Università Sapienza di Roma con il Professore Mauro Laeng. Al gruppo di studio si deve, in massima parte, l’introduzione dell’istruzione programmata in Italia, illuminato tentativo di supportare un metodo scientifico nella didattica. Agli inizi degli anni 70′ fonda la casa editrice EIT cui collaborano i maggiori nomi della pedagogia internazionale. Il pregevole lavoro svolto gli vale, nel 1975, la Medaglia al Merito Educativo dal Presidente della Repubblica.
Nel 1980 per iniziativa di Giuseppe Lisciani vede la luce la collana “C’era non c’era”: racconti per ragazzi narrati da scrittori italiani famosi come Alberto Moravia, Giulio Andreotti, Cesare Zavattini, Tiziano Sclavi e molti altri nomi noti del panorama letterario italiano. Nel corso degli anni 80′, Lisciani lavora con i più importanti editori di scolastica come responsabile editoriale, assumendo anche la direzione della rivista ‘La Vita Scolastica’.  Nel 1989 fonda l’azienda Liscianigiochi che rappresenta e custodisce, oggi, la storia del gioco educativo italiano. “Professore, pedagogista, imprenditore, editore e fabbricante di giochi – conclude la nota dell’azienda – Giuseppe Lisciani è stato soprattutto un uomo, un grande uomo, sempre dalla parte
dei bambini”.

Il messaggio di cordoglio del sindaco di Mosciano, Giuliano Galizzi: “L’intera comunità è sconvolta, ci stringiamo al dolore della famiglia”.

E un messaggio di cordoglio è giunto anche dal sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto:

“Con amarezza apprendo della scomparsa di Giuseppe “Peppino” Lisciani, figura di notevole valore culturale, pedagogico, imprenditoriale. La sua preparazione ne ha fatto un riferimento per il mondo dell’educazione, e ha sostanziato le scelte imprenditoriali che lo hanno condotto a realizzare una realtà di livello internazionale, con una eredità che i figli hanno già raccolto con uguale passione. La centralità del bambino fin dalla nascita è l’insegnamento pregnante che ci lascia e che noi amministratori locali siamo chiamati a tenere vivo con indirizzi e scelte. La sua sensibilità si è manifestata anche nelle innumerevoli occasioni in cui ha sostenuto l’impegno del Comune verso l’infanzia, tramite generosissime donazioni, in particolare dei giochi da devolvere ai più bisognosi”.

“Una perdita enorme” l’ha definita il sindaco di Giulianova Juan Costantini aggiungendo: “L’ Amministrazione comunale si stringe alla famiglia e ricorda la sua figura anche attraverso le tante donazioni destinate alla città e ai bambini di Giulianova.Il Sindaco Jwan Costantini e l’ Amministrazione comunale esprimono la propria, commossa partecipazione al lutto che ha colpito la famiglia Lisciani e l’intera comunità teramana per la scomparsa di Giuseppe Lisciani, pedagogista, scrittore, imprenditore, uomo di immensa cultura e straordinaria umanità. Fondatore e presidente del cda del “Gruppo Lisciani”, a lui si devono anche tante donazioni a favore di istituzioni che si occupano dell’infanzia in difficoltà e delle scuole giuliesi. “ Ricorderemo sempre Giuseppe Lisciani – sottolinea il Sindaco –  come un uomo colto e generoso. La sua scomparsa segna una perdita enorme, per la cultura italiana, la comunità teramana e quella giuliese in particolare. Nelle sue idee, nella sua attenzione e sensibilità al mondo dei bambini, si rintracciano i segni di un’eredità meravigliosa ed immortale””

 

Fabio Lussoso: