Mosciano S. Angelo: Pnrr e opportunità di sviluppo

Anche il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, all’evento “Pnrr e infrastrutture, lo sviluppo dell’Abruzzo”, organizzato da Fira e Ance Teramo a Mosciano

“Il tema infrastrutturale – ha detto Rixi – non riguarda solo l’Italia ma tutto il continente europeo. Dobbiamo sviluppare una capacità produttiva che ci dia la forza per diventare competitor, tenendo presente che le opere vanno mantenute. Faccio un esempio: la Roma-Pescara se non può esser fatta con la tempistica con il Pnrr deve essere finanziata con altri fondi che abbiano una durata più lunga. Lo Stato non può pensare che il fine sia lo strumento, ovvero l’utilizzo delle risorse, il fine deve essere la realizzazione di un piano nazionale che sia coerente e che garantisca la resilienza del nostro sistema e che non vengano bloccate le linee di collegamento”.

All’incontro è intervenuto anche Carlo De Simone, docente Luiss Business School, il quale ha affermato:

“Abbiamo la possibilità di grande alleanza strategica tra pubblico e privato, forse per la prima volta per il nostro Paese. Se ci pensiamo, noi veniamo da un post guerra che è durato fino al ’93, con una crescita economica definita spontanea: boom economico, politica industriale, però disorganizzata. Il ’93 invece ha segnato l’epoca di una crescita regolata fino al 2022, caratterizzata da un’unica matrice iniziata con un governo tecnico e finita con un governo sempre tecnico. Questo è un momento storico di crescita perché non c’è solo il Pnrr, ci sono moltissimi fondi e grandissima liquidità”.

All’evento è intervenuto anche il presidente della Giunta regionale Marco Marsilio:

“In Abruzzo le infrastrutture sono un tema importante e portante per quanto riguarda il suo sviluppo. Questo rappresenta il tema principale del quale ci siamo occupati nel corso di questa legislatura. Finalmente – ha proseguito Marsilio – oggi possiamo dire che stiamo arrivando alla definizione di una serie di opere di grande importanza per il potenziamento delle infrastrutture strategiche dell’Abruzzo alle quali la nostra regione ha dato un impulso definitivo: come la velocizzazione della ferrovia Roma-Pescara, il potenziamento dei porti e della logistica con gli interporti, la realizzazione di strade che attendevano da troppo tempo di vedere ultimati i lavori, come la Teramo-Mare. Abbiamo bisogno di nuovi finanziamenti che potremo ottenere solo se l’Abruzzo dimostrerà di poter spendere questi soldi e se dimostra di voler realizzare queste infrastrutture. Le strade si devono fare, i porti si devono potenziare, la ferrovia deve correre veloce perché questo è il futuro dell’Abruzzo, altrimenti saremo tagliati fuori dallo sviluppo e dalle direttrici economiche principali italiane ed europee: stiamo lavorando per recuperare il tempo perduto nei decenni scorsi in cui c’è stato un sostanziale blocco degli investimenti nel nostro territorio e dobbiamo adesso cavalcare quest’onda e correre velocemente verso il traguardo e gli obiettivi prefissati”.

E sempre a proposito della ferrovia Pescara-Roma, l’amministratore delegato RFI – Rete Ferroviaria Italiana, Gianpiero Strisciuglio, ha aggiunto:

“Con l’ultimo atto pervenuto ieri dal Comitato Speciale del CSLLPP si è concluso positivamente l’iter autorizzativo dei lotti Scafa-Manoppello-Interporto. Quindi RFI procederà a pubblicare i relativi bandi di gara entro il corrente mese per consentire l’aggiudicazione dei lavori entro l’anno e dare così immediato avvio ad un’opera strategica per l’Abruzzo e per il Paese”.

La giornata di incontro, patrocinata da FiRA, si è tenuta al Blue Palace di Mosciano Sant’Angelo (Te) e ha visto la partecipazione, tra gli altri, del presidente FIRA Spa, Giacomo D’Ignazio:

“A seguito della fusione con Abruzzo Sviluppo – ha raccontato D’Ignazio – FIRA Spa è diventata l’unica società in house regionale ad occuparsi di sviluppo economico. Nei prossimi mesi, in sinergia con la Regione Abruzzo, metteremo a disposizione delle aziende regionali gli oltre 200mln che ci saranno assegnati con la programmazione 21/27. Una buona strategia rende più competitivo un territorio innalzando il PIL di 2,5 volte. Il patrimonio infrastrutturale è un vero e proprio bene pubblico e non va soltanto potenziato ma anche curato”.

  

 

Marina Moretti: